“Tecnologia aliena” avvistata intorno a una stella? Andiamoci piano
октября 15, 2015 9:21Lasciando da parte i toni un po' sensazionalisti, la notizia pubblicata da Repubblica a proposito delle anomalie nella luce di una stella che fanno ipotizzare una “tecnologia aliena” ha un fondo di realtà. Piccolo, ma ce l'ha.Tutto parte da un articolo scientifico in attesa di revisione e pubblicazione, che ha esplorato le insolite variazioni della luce provenienti dalla stella KIC 8462852, a circa 1500 anni luce dalla Terra, e registrate dalla sonda spaziale Kepler. Queste variazioni vengono usate in astronomia per identificare la presenza di pianeti extrasolari, perché se il pianeta passa davanti alla stella (dal punto di vista della sonda Kepler) ne riduce molto leggermente la luminosità (tipicamente di circa l'1% o meno) con cadenza periodica.
Le variazioni di KIC 8462852 sono insolite perché non sono periodiche e sono molto estreme: fino al 22% di diminuzione di luminosità. Questo indica che l'oggetto che copre la stella ha una forma irregolare ed è colossale: paragonabile a metà della larghezza della stella. Nessun pianeta, neppure un super-Giove, si avvicina neanche lontanamente a queste dimensioni.
Agli astronomi finora manca un fenomeno naturale conosciuto che possa spiegare tutti i dati (anche se alcuni fenomeni li spiegano quasi tutti), per cui è venuta spontanea l'ipotesi di un fenomeno artificiale, specificamente una civiltà aliena che costruisca immense strutture orbitanti per catturare l'energia della propria stella: un concetto non nuovo, noto come sfera di Dyson e immortalato fra l'altro in una bellissima puntata di Star Trek (Relics).
Contrariamente a quanto scrive Repubblica, le civiltà extraterrestri non sono affatto “argomento tabù per la scienza”, per cui gli astronomi ne discutono apertamente e concretamente, proponendo una nuova campagna di osservazioni astronomiche della stella: costerebbe poco e non richiederebbe nuovi apparati. E comunque stiano le cose quella stella è scientificamente interessante perché è insolita.
Questa storia è una bella dimostrazione del fatto che sarebbe impossibile tenere segreta la scoperta di una civiltà extraterrestre: gli astronomi non riuscirebbero a tenere la bocca chiusa e farebbero a cazzotti per essere i primi a pubblicare la notizia e assicurarsi fama eterna.
Trovate maggiori dettagli tecnici nel bell'articolo dell'astronomo Phil Plait per Slate e in questo articolo di The Atlantic (entrambi in inglese).
Antibufala: no, il governo russo non sta preparando una missione per confermare gli allunaggi
октября 15, 2015 8:32![]() |
Il sito di Apollo 11. Credit: LRO. |
No. Il governo russo non c'entra neanche di striscio. La campagna di raccolta fondi è opera di un privato cittadino, Vitaly Yegorov, portavoce di una startup spaziale e giornalista che si occupa di notizie aerospaziali.
Inoltre i soldi raccolti ammontano finora a circa 18.000 dollari, mentre ne servono almeno cinque milioni e più probabilmente una decina.
Infine non c'è un progetto, non c'è un prototipo, non c'è neanche un piano generale o un accordo con un'agenzia spaziale che trasporti l'immaginario “micro-satellite”, che avrebbe poi il problema tutt'altro che banale di localizzare e raggiungere con precisione i siti di allunaggio, fotografarli con risoluzione maggiore di quella già notevole ottenuta dal Lunar Reconnaissance Orbiter, e ritrasmettere a Terra le immagini. Un'impresa tecnicamente fattibile, certo, ma non con budget ridicoli come questi.
Si tratta, in sintesi, di una trovata pubblicitaria. Tutti i dettagli sono su Popular Mechanics.
Flash, ennesimo aggiornamento di sicurezza, ma è già uscito un attacco che lo scavalca
октября 14, 2015 6:09Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle gentili donazioni di “domenico.pul*” e “sylvy*”. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora (anche con un microabbonamento).
Ieri è stato rilasciato un aggiornamento di Adobe Flash, il diciassettesimo dall'inizio dell'anno secondo i conti di Flashtester.org. Risolve tredici vulnerabilità, alcune classificate come “critiche”. Se dovete ancora usare Flash, aggiornatelo: la versione più recente è la 19.0.0.207 per Windows, Linux e Mac OS X. Chi usa Google Chrome viene aggiornato automaticamente.
Come consueto, potete verificare quale versione di Flash avete visitando questa pagina di Adobe con ciascuno dei browser che avete installato. La versione aggiornata, se non si installa automaticamente, è scaricabile qui. Potete anche disabilitare Flash in modo che vi chieda il consenso sito per sito. Se invece preferite rimuovere Flash del tutto, le istruzioni sono qui in italiano per Windows e qui per Mac.
Intanto i creatori di malware non dormono: Trend Micro segnala che è già uscito un attacco che infetta i computer delle vittime usando una falla presente anche nell'ultimo aggiornamento di Flash. L'attacco arriva sotto forma di mail con allegato e sembra mirato principalmente a enti governativi, ma questo non significa che gli utenti comuni possono abbassare le proprie difese. Aspettiamoci quindi un ulteriore aggiornamento all'aggiornamento.
Fonti aggiuntive: Ars Technica, The Register.
Due autoritratti straordinari di Curiosity su Marte
октября 13, 2015 19:52Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle gentili donazioni di “patriziadal*” e “letizia.22*”. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora (anche con un microabbonamento).
Questo autoritratto del robot Curiosity della NASA su Marte è stato scattato il 6 ottobre scorso presso il sito soprannominato Big Sky, dove il trapano di Curiosity ha raccolto il quinto campione di roccia delle pendici del Monte Sharp. Il link diretto per scaricare la versione a massima risoluzione (7149 x 10036 pixel) di questo selfie da un altro pianeta è questo.
La foto è una composizione di decine di immagini scattate nel corso della giornata mediante la fotocamera MAHLI che sta all'estremità del braccio robotico di Curiosity. Il braccio non è visibile (ma la sua ombra sì) perché durante le singole foto è stato spostato man mano in modo da essere sempre fuori dall'inquadratura, dando l'effetto di una foto scattata da qualcun altro, come già avvenuto in altre occasioni, come per esempio questa e questa.
L'orizzonte nella foto è in realtà pianeggiante, ma sembra in pendenza perché i creatori dell'autoritratto hanno scelto di allineare l'inquadratura rispetto allo strumento ChemCam che sovrasta Curiosity.
Per dare un'idea delle dimensioni di Curiosity, le ruote hanno un diametro di 50 centimetri e sono larghe circa 40 centimetri. Il foro trapanato della roccia ha un diametro di 16 millimetri.
Un altro autoritratto composito di Curiosity, visto dal basso, risale al 5 agosto scorso ed è scaricabile a piena risoluzione in due versioni: questa e questa.
Se vi può essere utile una spiegazione grafica di come funziona la manovra per nascondere il braccio che regge la fotocamera, date un'occhiata qui sotto.
Perché si scrive un libro di debunking? Per momenti come questo
октября 13, 2015 17:37Non ho mai conosciuto di persona Neil Armstrong, il primo uomo ad atterrare e mettere piede sulla Luna, figura chiave della mia gioventù e di quella di tanti miei coetanei. È morto pochi mesi prima che mi capitasse, finalmente, l'occasione di andare negli Stati Uniti a incontrarlo. L'unico contatto diretto che ho avuto con lui è stata una mail che mi ha mandato di sua iniziativa in risposta a una domanda che avevo mandato al suo biografo.
Presso la Purdue University, dove si laureò in ingegneria aeronautica, c'è una statua molto semplice che lo commemora. Poco fa @Lorentz83 mi ha fatto un regalo bellissimo che mi ha commosso: ha fotografato una copia del mio libro Luna? Sì, ci siamo andati! accanto a quella statua.
Ogni tanto mi chiedono perché mi dedico al debunking dei complottismi e in particolare dei lunacomplottismi. C'è che dice che non serve a niente; tanto gli irriducibili non cambieranno mai idea. Ma non è per loro che scrivo; si tengano pure le loro idiozie, l'astio invidioso, l'incapacità di accettare che ci sia al mondo gente meno piccola di loro.
Scrivo per i dubbiosi che vogliono saperne di più, per gli appassionati, per le persone che condividono con me l'entusiasmo per una delle pagine più belle e pure della storia dell'esplorazione e dell'avventura. Scrivo perché spesso vedo, negli occhi delle persone che incontro dopo una conferenza sulle missioni lunari, la stessa meraviglia ed emozione che persone come Neil Armstrong hanno regalato a me e che cerco di regalare a mia volta. E perché gesti come quello di Lorentz83, che ringrazio di cuore, compensano qualunque polemica, insulto o minaccia che possa arrivarmi dai diversamente furbi.