Antibufala: le margherite mutanti di Fukushima
июля 24, 2015 6:25Grande inquietudine in Rete per una fotografia, quella mostrata qui accanto, che sta circolando nei social network e viene ripresa da molti siti d'informazione senza alcuna verifica di base.L'immagine mostra delle margherite apparentemente deformi, nelle quali il fiore si è sdoppiato in vari modi, e il testo che l'accompagna racconta che si tratta dei drammatici risultati del disastro nucleare avvenuto a Fukushima nel 2011.
Ma il sito antibufala Snopes.com ha verificato i fatti: la foto mostra davvero delle margherite fotografate dall'utente Twitter @San_kaido ed è stata pubblicata il 27 maggio scorso. Risulta inoltre che la foto è stata effettivamente scattata in Giappone, nella zona di Nasushiobara. Ma a l'idea che la forma insolita delle margherite sia dovuta alle radiazioni è soltanto una congettura dell'utente e non è supportata da alcuna prova.
Per contro esiste un fenomeno naturale, chiamato fasciazione, che produce gli stessi effetti, come documentato da varie fotografie scattate in luoghi ben lontani da Fukushima e da altri incidenti nucleari, per esempio in Olanda o nell'Idaho.
In altre parole, anche se l'incidente di Fukushima ha certamente avuto effetti sulla vegetazione nella zona, questa fotografia non dimostra affatto che quelle margherite sono mutate a causa delle radiazioni. Diffonderla senza questa precisazione serve solo ad alimentare inutilmente l'angoscia nelle persone.
Povero Plutone, pianeta per sbaglio
июля 23, 2015 22:19Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle gentili donazioni di “glvis*” e “paolo@fer*”. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora (anche con un microabbonamento).
Il fiume di immagini spettacolari e di dati scientifici su Plutone che sta arrivando dalla sonda New Horizons ha riacceso il dibattito, ormai un po' tedioso, sul perché Plutone non sia più considerato un pianeta dopo la controversa decisione dell'Unione Astronomica Internazionale di declassarlo nel 2006.In realtà dovremmo chiederci perché Plutone sia mai stato considerato un pianeta, visto che è minuscolo (molto più piccolo della nostra Luna), sta in un'orbita fortemente eccentrica e inclinata rispetto a quelle degli altri pianeti (tanto che a volte è più vicino al Sole di quanto lo sia Nettuno), è fatto in gran parte di ghiaccio d'acqua e azoto e viene eroso progressivamente dal vento solare, tanto da avere una sorta di coda. Solitamente i piccoli corpi celesti di ghiaccio situati in orbite eccentriche e dotati di coda non li chiamiamo pianeti: li chiamiamo comete.
Ma molti di questi fatti non erano noti nel 1930, quando Plutone fu scoperto. Anzi, all'epoca si stimò trionfalmente che Plutone fosse grande quanto la Terra o addirittura quanto Giove. Soltanto le misurazioni effettuate nei decenni successivi ridimensionarono drasticamente queste stime iniziali.
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Credit: NASA |
Inoltre la scoperta era stata fatta studiando pazientemente le fotografie astronomiche presso l'osservatorio di Percival Lowell, un facoltoso astronomo già famoso per le sue discusse osservazioni dei canali di Marte che suggerivano la presenza di vita intelligente sul pianeta rosso. Lowell, prima di morire nel 1916, aveva predetto la probabile posizione del Pianeta X nel cielo e Tombaugh aveva trovato Plutone proprio nella zona indicata.
Pareva un trionfo delle capacità predittive della scienza, ma era soltanto un caso: grazie alla sonda Voyager 2 adesso sappiamo che le discrepanze orbitali erano frutto di una stima errata della massa di Nettuno e quindi non c'era nessun Pianeta X da scoprire. Plutone era semplicemente finito per coincidenza nell'inquadratura del telescopio: oggi diremmo che ha fatto photobombing.
La promozione di Plutone a pianeta fu insomma uno sbaglio dovuto alla tendenza molto umana di accettare senza dubbi i fatti che si conformano alle proprie tesi o previsioni predilette: siccome ci si aspettava di trovare un corpo celeste grande abbastanza da perturbare le orbite dei pianeti esterni, quando Tombaugh scorse il puntino di Plutone fu automatico presumere che fosse il grande pianeta atteso, senza che ci fosse alcuna reale conferma delle sue dimensioni effettive.
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Credit: NASA |
Ma allora perché c'è ancora questa diffusa riluttanza ad accettare la riclassificazione di Plutone? Probabilmente perché si fa fatica a correggere le nozioni imparate a scuola e viene emotivamente spontaneo far tifo per i piccoli e gli emarginati, ma anche e soprattutto perché il nuovo ruolo di Plutone stride con la nostra tendenza a incasellare e semplificare tutto e ci ricorda fastidiosamente che l'Universo è ben più complesso e ricco di sfumature di quanto vorremmo.
Fonti aggiuntive: Space.com, Space.com, HowStuffWorks.com, Library of Congress, Wikipedia.
Allora, cos’era il grande annuncio della NASA? Un pianeta “simile” alla Terra
июля 23, 2015 19:48![]() |
Credit: SETI Institute/Danielle Futselaar |
Allora, qual era la grande notizia annunciata per oggi dalla NASA? Semplice: la scoperta del primo pianeta extrasolare di tipo terrestre orbitante intorno a una stella simile al Sole e alla distanza giusta per avere, o aver avuto, acqua liquida. In pratica, il miglior candidato mai trovato per un altro mondo abitabile.
Un bel risultato scientifico, non c'è che dire, ma nulla a che vedere con le ipotesi clamorose circolate nelle scorse ore in seguito all'annuncio della conferenza stampa indetta per le 18 di oggi. E soprattutto non è detto che quel pianeta sia abitabile, men che meno abitato.
In sintesi, questo è l'annuncio del SETI Institute: è stato rilasciato un catalogo aggiornato dei pianeti extrasolari candidati, compilato usando i dati della sonda spaziale Kepler. Il catalogo aggiunge oltre 500 pianeti possibili ai 4175 già trovati fin qui. Va sottolineata la parola candidati: vuol dire che, come dice del resto il comunicato, la sonda identifica la presenza di possibili pianeti osservando le variazioni di luminosità periodica delle stelle, ma la conferma dipende da altri strumenti.
L'aspetto interessante del catalogo è che fra i candidati ce ne sono dodici nuovi che hanno un diametro inferiore al doppio di quello terrestre e orbitano nella cosiddetta zona abitabile della propria stella, ossia nella regione nella quale l'energia emessa dalla stella permetterebbe l'esistenza di acqua allo stato liquido sulla superficie del pianeta.
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Illustrazione ipotetica di un pianeta come Kepler 452b. |
Le sue dimensioni (diametro circa il 60% maggiore di quello della Terra) e il tipo di stella intorno al quale orbita, dice il comunicato, indicano che è probabilmente di tipo roccioso. È insomma un gemello della Terra, o quasi. Molto quasi: secondo questi criteri, infatti, sono “gemelli” della Terra anche Marte, dove non c'è atmosfera respirabile e le radiazioni solari arrivano al suolo senza essere filtrate, e persino Venere, un inferno rovente con temperature medie al suolo di 460°C che farebbero fondere il piombo. E con un diametro maggiorato del 60% la gravità sarebbe circa il doppio di quella terrestre: viverci sarebbe come portarsi un'altra persona addosso tutto il giorno. Quindi andiamoci piano prima d'immaginarci una seconda Terra accogliente e pronta per farci un villaggio vacanze esclusivo.
Un altro aspetto interessante segnalato dal comunicato è che la stella di Kepler 452b ha un miliardo e mezzo di anni più del Sole, per cui potrebbe darci un'indicazione di quale futuro potrebbe avere la Terra (sottolineo i vari potrebbe). La maggiore energia emessa dal suo sole invecchiato potrebbe averne scaldato la superficie fino a farne evaporare gli oceani.
I dettagli della scoperta di Kepler 452b verranno pubblicati nell'Astronomical Journal.
Tutto qui. Sensazionalismi a parte (anche da parte della NASA, va detto), è interessante vedere che ora siamo in grado di trovare pianeti extrasolari di tipo terrestre anche a distanze notevoli e fa piacere che ogni scoperta di questo tipo ci permetta di affinare le nostre stime del numero di pianeti abitabili nell'universo. Ma non c'era bisogno di ricorrere ad annunci clamorosi.
Allora, cos’era il grande annuncio della NASA? Un pianeta come la Terra
июля 23, 2015 14:49![]() |
Credit: SETI Institute/Danielle Futselaar |
Allora, qual era la grande notizia annunciata per oggi dalla NASA? Semplice: la scoperta del primo pianeta extrasolare di tipo terrestre orbitante intorno a una stella simile al Sole e alla distanza giusta per avere, o aver avuto, acqua liquida. In pratica, il miglior candidato mai trovato per un altro mondo abitabile.
Un bel risultato scientifico, non c'è che dire, ma nulla a che vedere con le ipotesi clamorose circolate nelle scorse ore in seguito all'annuncio della conferenza stampa indetta per le 18 di oggi.
In sintesi, questo è l'annuncio del SETI Institute: è stato rilasciato un catalogo aggiornato dei pianeti extrasolari candidati, compilato usando i dati della sonda spaziale Kepler. Il catalogo aggiunge oltre 500 pianeti possibili ai 4175 già trovati fin qui. Va sottolineata la parola candidati: vuol dire che, come dice del resto il comunicato, la sonda identifica la presenza di possibili pianeti osservando le variazioni di luminosità periodica delle stelle, ma la conferma dipende da altri strumenti.
L'aspetto interessante del catalogo è che fra i candidati ce ne sono dodici che hanno un diametro inferiore al doppio di quello terrestre e orbitano nella cosiddetta zona abitabile della propria stella, ossia nella regione nella quale l'energia emessa dalla stella permetterebbe l'esistenza di acqua allo stato liquido sulla superficie del pianeta.
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Illustrazione ipotetica di un pianeta come Kepler 452b. |
Le sue dimensioni (diametro circa il 60% maggiore di quello della Terra) e il tipo di stella intorno al quale orbita, dice il comunicato, indicano che è probabilmente di tipo roccioso. È insomma un gemello della Terra, o quasi. Molto quasi: secondo questi criteri, infatti, sono “gemelli” della Terra anche Marte, dove non c'è atmosfera respirabile e le radiazioni solari arrivano al suolo senza essere filtrate, e Venere, un inferno rovente con temperature medie al suolo di 460°C, che farebbero fondere il piombo. E con un diametro maggiorato del 60% la gravità sarebbe circa il doppio di quella terrestre: viverci sarebbe come portarsi un'altra persona addosso tutto il giorno. Quindi andiamoci piano prima d'immaginarci una seconda Terra accogliente e pronta per farci un villaggio vacanze esclusivo.
Un altro aspetto interessante è che la stella di Kepler 452b ha un miliardo e mezzo di anni più del Sole, per cui potrebbe darci un'indicazione di quale futuro potrebbe avere la Terra (sottolineo i vari potrebbe). La maggiore energia emessa dal suo sole invecchiato potrebbe averne scaldato la superficie fino a farne evaporare gli oceani.
I dettagli della scoperta di Kepler 452b verranno pubblicati nell'Astronomical Journal.
Tutto qui. Sensazionalismi a parte (anche da parte della NASA, va detto), è interessante vedere che ora siamo in grado di trovare pianeti extrasolari di tipo terrestre anche a distanze notevoli e fa piacere che ogni scoperta di questo tipo ci permetta di affinare le nostre stime del numero di pianeti abitabili nell'universo. Ma non c'era bisogno di ricorrere ad annunci clamorosi.
Stasera alle 18 la NASA annuncerà una scoperta sensazionale? No. L'ho letta in anteprima
июля 23, 2015 13:16Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle gentili donazioni di “glvisc*” e “p.alon*”. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora (anche con un microabbonamento). Ultimo aggiornamento: 2015/07/23 18:15.
Lo so perché ho già letto il suo comunicato stampa, che è sotto embargo fino alle 18 ora italiana ma è già stato diffuso alla stampa accreditata, e presumo che l'abbiano fatto anche gli altri giornalisti, per cui i vari articoli sensazionalistici che stanno uscendo in queste ore sulla base di questa pagina della NASA sono assolutamente ingiustificati.
Rispetterò la richiesta d'embargo della NASA. Se la cosa v'interessa, dalle 18 troverete qui sotto il link al mio articolo che traduce l'annuncio. Ma vi posso dire che non è una “notizia che avete sognato per migliaia di anni”, anche se è comunque interessante.
Nel frattempo, appunto, niente panico e non nascondete l'argenteria, non vendete tutti i vostri averi e non infilatevi il caschetto di stagnola: gli extraterrestri non stanno per arrivare a portarvela via o a fare esperimenti indecenti sulla vostra anatomia.
Aggiornamento: Sono passate le 18 e quindi ho pubblicato il mio articolo.