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Disinformatico

сентября 4, 2012 21:00 , by profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Il veicolo cargo russo Progress diretto alla Stazione Spaziale è in avaria

апреля 29, 2015 3:48, by Il Disinformatico

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Circa quattro ore fa (alle 13:10 ora di Baikonur) è partito il veicolo spaziale cargo russo Progress 59 (Progress M-27M, secondo la dizione russa), diretto verso la Stazione Spaziale con circa 3 tonnellate di cibo, propellente, acqua, ossigeno e altri rifornimenti per gli abitanti della Stazione. Era previsto il rendezvous rapido con la Stazione in sei ore e quattro orbite, ma sono sorti dei problemi.

Secondo quanto pubblicato dalla NASA, la telemetria trasmessa dalla Progress dopo l'inserimento in orbita è discontinua e quindi i controllori di volo russi non sono stati in grado di confermare lo stato dei sistemi di bordo e l'attivazione dei sistemi di navigazione e di manovra necessari per il rendezvous. I pannelli solari si sono aperti regolarmente, per cui il veicolo non è a corto di energia.

Un veicolo Progress in volo
(immagine d'archivio)
I controllori stanno inoltre avendo problemi a trasmettere comandi alla Progress. È subentrato quindi il piano di volo di riserva, che prevede un rendezvous più lento (due giorni, 34 orbite) che farebbe arrivare la Progress alla Stazione giovedì.

Altre fonti indicano che l'orbita attuale di 194 x 279 km è "completely off-target", che i problemi di telemetria e invio di comandi persistono e che mancano dati precisi sull'orbita.

Secondo NasaSpaceflight, se il sistema di navigazione primario (KURS) risultasse inaffidabile, sarebbe possibile un attracco manuale tramite il sistema ausiliario TORU.

Qualora non fosse possibile riprendere il controllo della Progress, il cargo rientrerà spontaneamente nell'atmosfera entro pochi giorni e si disintegrerà nell'alta atmosfera insieme al proprio prezioso carico. Non c'è nessun pericolo significativo di caduta di frammenti significativi e nessun rischio di collisione con la Stazione. Il carico della Progress non è urgente e il suo mancato arrivo non comporta problemi immediati per la Stazione.


Aggiornamenti


13:55. Pochi minuti fa la diretta dal centro di controllo russo ha mostrato brevemente delle immagini provenienti da una delle telecamere di bordo della Progress, che sembra essere in rapida rotazione incontrollata su se stessa, dato che si vede un'alternanza continua di cielo e superficie terrestre.

14:35. Il Controllo Missione statunitense ha avvisato gli astronauti sulla Stazione che non è pianificato alcun attracco per giovedì. I tentativi russi di riprendere il controllo della Progress sono stati infruttuosi ed è quindi impossibile inviare i comandi di manovra necessari per inserirsi nella traiettoria di attracco.

15:10. Astronautinews ha pubblicato un sunto in italiano della situazione e il video della telecamera di bordo della Progress che gira vorticosamente su se stesso. Non è un bello spettacolo. Le scritte in sovrimpressione indicano che il sistema di navigazione è entrato in modalità di test.


21:00. I controllori russi ritenteranno tra qualche ora di riprendere i contatti con la Progress, ma è una corsa contro il tempo. Alcune stime prevedono che senza manovre correttive rientrerà, disintegrandosi, entro 18 ore.

2015/04/29 8:00. Anche i nuovi tentativi effettuati finora sono falliti: zero telemetria e nessuna risposta del veicolo ai comandi inviati da terra. La tentata attivazione del sistema manuale di manovra TORU è fallita. L'unica nota positiva è che l'orbita nella quale si trova la Progress è meno bassa di quanto sembrasse dai primi rilevamenti, per cui il veicolo non verrà frenato rapidamente dalla resistenza dell'aria (comunque presente, anche se estremamente tenue, alle quote orbitali basse) e non ricadrà sulla Terra entro poche ore, come si temeva inizialmente, ma dopo vari giorni. C'è però il problema dell'energia di bordo: la rotazione incontrollata (circa 20 giri/minuto su un singolo asse) impedisce ai pannelli solari di restare rivolti al Sole.

8:15. L'avaria della Progress è senza precedenti: in passato ci sono state Progress che hanno avuto difficoltà ad attraccare, due sono entrate in collisione con la stazione spaziale sovietica Mir (nel 1994 e nel 1997) e una non ha raggiunto l'orbita (nel 2011), ma uno scenario come quello attuale non era mai avvenuto in decenni di servizio (la prima fu lanciata nel 1978) e oltre 140 voli. Se la Progress non viene salvata, gli abitanti della Stazione hanno riserve per almeno quattro mesi. Inoltre la navetta Progress precedente è ancora attraccata e può quindi fornire propulsione per il mantenimento dell'orbita della Stazione. La Stazione può essere rifornita dai veicoli Dragon e HTV. Tuttavia è prevedibile che i prossimi lanci di rifornimento con le Progress verranno ritardati per studiare l'avaria attuale ed evitare che si ripeta. Dato che le Progress e le capsule con equipaggio Soyuz hanno molti sistemi in comune, è inoltre possibile che i lanci di nuovi equipaggi possano subire rinvii; non ci sono per ora ragioni per pensare a rinvii dei rientri degli equipaggi già a bordo della Stazione, come quello previsto per il 13-14 maggio con Samantha Cristoforetti, Anton Shkaplerov e Terry Virts. Maggiori dettagli sono disponibili in inglese presso Spaceflight101.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Problemi con il cargo russo Progress diretto alla Stazione Spaziale

апреля 28, 2015 9:39, by Il Disinformatico

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Circa quattro ore fa (alle 13:10 ora di Baikonur) è partito il veicolo spaziale cargo russo Progress 59 (Progress M-27M, secondo la dizione russa), diretto verso la Stazione Spaziale con circa 3 tonnellate di cibo, propellente, acqua, ossigeno e altri rifornimenti per gli abitanti della Stazione. Era previsto il rendezvous rapido con la Stazione in sei ore e quattro orbite, ma sono sorti dei problemi.

Secondo quanto pubblicato dalla NASA, la telemetria trasmessa dalla Progress dopo l'inserimento in orbita è discontinua e quindi i controllori di volo russi non sono stati in grado di confermare lo stato dei sistemi di bordo e l'attivazione dei sistemi di navigazione e di manovra necessari per il rendezvous. I pannelli solari si sono aperti regolarmente, per cui il veicolo non è a corto di energia.

I controllori stanno inoltre avendo problemi a trasmettere comandi alla Progress. È subentrato quindi il piano di volo di riserva, che prevede un rendezvous più lento (due giorni, 34 orbite) che farebbe arrivare la Progress alla Stazione giovedì.

Altre fonti indicano che l'orbita attuale di 194 x 279 km è "completely off-target", che i problemi di telemetria e invio di comandi persistono e che mancano dati precisi sull'orbita.

Secondo NasaSpaceflight, se il sistema di navigazione primario (KURS) risultasse inaffidabile, sarebbe possibile un attracco manuale tramite il sistema ausiliario TORU.

Qualora non fosse possibile riprendere il controllo della Progress, il cargo rientrerà spontaneamente nell'atmosfera entro pochi giorni e si disintegrerà nell'alta atmosfera insieme al proprio prezioso carico. Non c'è nessun pericolo significativo di caduta di frammenti significativi e nessun rischio di collisione con la Stazione. Il carico della Progress non è urgente e il suo mancato arrivo non comporta problemi immediati per la Stazione.

13:55. Pochi minuti fa la diretta dal centro di controllo russo ha mostrato brevemente delle immagini provenienti da una delle telecamere di bordo della Progress, che sembra essere in rapida rotazione incontrollata su se stessa, dato che si vede un'alternanza continua di cielo e superficie terrestre.

14:35. Il Controllo Missione ha avvisato gli astronauti sulla Stazione che non è pianificato alcun attracco per giovedì. I tentativi russi di riprendere il controllo della Progress sono stati infruttuosi ed è quindi impossibile inviare i comandi di manovra necessari per inserirsi nella traiettoria di attracco.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Android attiva il Wi-Fi anche quando l’utente lo disattiva

апреля 28, 2015 8:54, by Il Disinformatico

Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alla gentile donazione di “v.pugli*” ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Se vi piace, potete incoraggiarmi a scrivere ancora.

Un paio di giorni fa stavo azzerando un telefonino Android e installando la versione aggiornata del sistema operativo quando ho notato questa schermata informativa, in particolare il suo terzo paragrafo. Cito:

“Per migliorare l'accuratezza della posizione e per altri scopi, consentire al servizio di localizzazione di Google e alle altre applicazioni di eseguire una ricerca delle reti Wi-Fi disponibili nelle vicinanze, anche quando il Wi-Fi è disattivato.”

Da questa frase sembra di capire che se accettate quest'opzione, Android in realtà non spegne affatto la sezione Wi-Fi del telefonino quando toccate l'icona di attivazione e disattivazione nelle impostazioni. Questo comportamento corrisponde a quanto descritto in questa pagina dell'assistenza di Google:

“Scansione sempre disponibile. Attiva questa opzione per consentire alle app di cercare reti Wi-Fi anche quando il Wi-Fi non è attivo. Questa funzione viene utilizzata principalmente per migliorare i servizi di localizzazione quando il Wi-Fi non è attivo.”

Credete di aver spento il Wi-Fi, ma in realtà è ancora acceso di nascosto. Piuttosto ingannevole; ci sarebbe anche da chiedersi quanto quest'attività nascosta incida sul consumo di batteria, problema perenne degli smartphone (aggiornamento: probabilmente poco, dato che è una scansione passiva). È interessante, inoltre, il fatto che questa ricerca delle reti Wi-Fi viene usata principalmente per localizzarvi: sapendo quali reti Wi-Fi sono visibili al telefonino, chi ha una mappa mondiale dei nomi delle reti, come per esempio Google, può sapere dove siete anche a GPS spento.

Per chi non vuole sottoporsi al tracciamento commerciale (da distinguere da quello effettuato dagli operatori cellulari, dalle forze dell'ordine o dai servizi di soccorso), spegnere il GPS non basta. Ma a quanto pare non basta neppure spegnere il Wi-Fi del telefonino, se si accetta quest'opzione al primo avvio del telefonino: cosa che è facile dimenticarsi di aver fatto. Voi vi ricordate cos'avete scelto?

Se volete verificare la vostra impostazione, seguite queste istruzioni alla voce Modifica delle opzioni avanzate.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Vado a prendere una roccia lunare. Vi interessa vederla da vicino?

апреля 26, 2015 12:55, by Il Disinformatico

Un frammento di Luna ammirato da Charlie Duke,
astronauta lunare, e la moglie Dotty.
Come ho accennato qua e là in questo blog, da tempo sto lavorando ad alcuni eventi speciali di cui non ho potuto dare finora nessun dettaglio. Per uno di questi eventi è giunto finalmente il momento di poter fare un annuncio pubblico.

Tra pochissimi giorni sarò a Houston per ritirare in prestito una roccia lunare delle missioni Apollo e portarla in Italia e in Svizzera per un mese, dal 10 maggio al 3 giugno, per un giro di conferenze scientifiche e di eventi divulgativi dedicati al tema dell'esplorazione e dell'avventura.

No, non è uno scherzo, anche se faccio fatica a crederci anch'io, perché sono anni che lavoro a quest'impresa. Vado davvero a prendere un pezzo di Luna.

Quest'occasione molto rara di vedere da vicino un frammento della Luna e di condividerlo con voi è resa possibile dall'impegno di Luigi Pizzimenti, direttore della sezione Astronautica dell'Osservatorio FOAM13 di Tradate, curatore del Padiglione Spazio del Museo del Volo Volandia e accreditato presso il Lunar Sample Laboratory (foto qui accanto) nel quale sono custodite le rocce lunari Apollo, che sarà mio compagno di viaggio a Houston e terrà con me le lezioni e conferenze dedicate allo straordinario campione di roccia extraterrestre.

Il campione di Luna che Luigi ed io andremo a prendere è molto speciale: è un frammento della roccia 70215, pesa ben 120 grammi ed è uno dei più grandi fra quelli offerti dalla NASA per esposizioni pubbliche. Inoltre ha una storia eccezionale: ha più di 3,7 miliardi di anni (più della maggior parte delle rocce terrestri di superficie) ed è stato raccolto sulla Luna a dicembre del 1972, durante l'ultima missione lunare, dalle sapienti mani dell'unico geologo che ha mai fatto geologia extraterrestre sul campo: Harrison Schmitt. Ha anche un valore inestimabile, perché oggi non c'è nessuno in grado di andare a prenderne delle altre: se prendiamo il costo delle missioni Apollo (circa 170 miliardi di dollari di oggi) e lo dividiamo per i 382 chilogrammi di campioni lunari riportati sulla Terra, risulta che il campione che Luigi e io vi porteremo vale circa 3,5 milioni di dollari.

Durante gli appuntamenti pubblici (che annuncerò man mano in questo blog) potrete conoscere la storia geologica di questa roccia antichissima, che rievoca la cataclismica formazione della Terra e della Luna, e potrete rivivere, con foto e riprese video rare e restaurate, l'avventura e il viaggio che l'hanno portata tra noi. Potrete anche osservarla da vicino e fotografarla: se volete un selfie davvero spaziale, questo è il vostro momento. Avere in Europa un grande campione di roccia lunare delle missioni Apollo non capita spesso.

Se vi interessa organizzare un evento, una lezione universitaria o una conferenza dedicata a questa roccia, contattatemi via mail presso paolo.attivissimo@gmail.com per tutti i dettagli organizzativi. Ma fate presto, perché il tempo vola e alcune date sono già state opzionate.

Durante il viaggio farò un livetweet e girerò un mini-documentario che racconterà come è stato possibile coronare un sogno che, come Luigi (autore del libro Progetto Apollo) e tanti altri della mia generazione, avevo fin da bambino: raggiungere la Luna e vedere cosa può fare di meraviglioso l'umanità quando ci si mette d'impegno. Se vi va di unirvi a me e Luigi in questo sogno che diventa realtà, seguiteci su Twitter (@disinformatico e @luigipizzimenti) e tenete d'occhio questo blog per gli annunci di date e luoghi in cui sarà visibile la Roccia.
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Podcast del Disinformatico del 2015/04/24

апреля 26, 2015 5:53, by Il Disinformatico

È disponibile per lo scaricamento il podcast della puntata di venerdì del Disinformatico della Radiotelevisione Svizzera. Buon ascolto!

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



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