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Disinformatico

сентября 4, 2012 21:00 , by profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Disinformatico radiofonico di oggi (2014/11/21)

ноября 21, 2014 21:13, by Unknown

Il podcast della puntata di oggi del Disinformatico è scaricabile qui. Questi sono i temi trattati:

Call of Duty supera i 10 miliardi di dollari di vendite

Prova pratica della realtà virtuale di Samsung Gear VR

Gli esilaranti “glitch” di Assassin’s Creed: Unity

La classifica delle app di messaggistica meno insicure

WhatsApp cifra tutto. Finalmente

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



La classifica delle app di messaggistica meno insicure

ноября 21, 2014 21:07, by Unknown

Una delle domande che mi capitano più frequentemente è quale sia l'app di messaggistica più sicura. La mia risposta breve è nessuna, per il semplice fatto che di solito questa domanda mi viene posta da qualcuno che vuole usare queste app per scambiare comunicazioni private di natura intima, e in queste situazioni il punto debole non è l'app, ma è l'altro interlocutore. Per forza di cose, ogni comunicazione ha almeno un destinatario, e se quel destinatario non è fidato, non importa quanto sia cifrata l'app: sarà lui (o lei) a tradire la fiducia del mittente (“Ehi, guardate che foto mi ha appena mandato il mio partner!”).

Ma se parliamo di sicurezza in termini di protezione contro intercettazioni di informazioni personali o di password, la questione cambia completamente e ha molto senso fare una classifica delle varie app valutandole secondo alcuni criteri specifici. Lo ha fatto, per esempio, la Electronic Frontier Foundation, sulla base di sette criteri:

– il messaggio è cifrato mentre è in transito?
– il messaggio è cifrato in modo tale che neppure il fornitore del servizio lo possa decifrare?
– È possibile verificare le identità dei contatti?
– Se vengono rubate le credenziali, i messaggi passati restano protetti?
– Il codice è ispezionabile da enti indipendenti?
– La progettazione degli aspetti di sicurezza è documentata adeguatamente?
– Ci sono stati esami recenti del codice?

Le valutazioni risultanti piazzano ai primi posti ChatSecure, CryptoCat, Pidgin, Signal/RedPhone, Silent Phone, Silent Text e TextSecure (sette criteri soddisfatti su sette).

Avrete notato che quest'elenco dei migliori non include nessuna delle principali app di messaggistica, che infatti si piazzano decisamente maluccio: per esempio, BlackBerry Messenger, Kik, Secret, Skype e HushMail soddisfano un solo criterio; Facebook Chat, Viber, WhatsApp e SnapChat due. Va meglio con Telegram, GPGTools, Threema, FaceTime e iMessage, che ne soddisfano cinque.

La classifica dovrà essere probabilmente riveduta, specialmente per WhatsApp, visto che sta introducendo la cifratura, e in ogni caso riguarda la sicurezza e la privacy del messaggio, senza tenere conto dell'altro aspetto di privacy di queste app, ossia la raccolta di dati riguardanti gli utenti. Se sono gratuite, probabilmente vogliono qualcosa in cambio. Usiamole quindi tenendo ben presenti i loro limiti.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



WhatsApp cifra tutto. Finalmente

ноября 21, 2014 8:45, by Unknown

Uno dei punti deboli della sicurezza di WhatsApp, la popolarissima applicazione di messaggistica, è sempre stato il fatto che i messaggi viaggiavano su Internet sostanzialmente senza cifratura e quindi era facilissimo intercettarli, per esempio stando sulla stessa rete Wi-Fi usata da uno degli interlocutori.

Adesso questa vulnerabilità è stata risolta introducendo la cifratura, perlomeno per la versione Android dell'app; chi usa WhatsApp su iOS continua per ora a non beneficiare di questa protezione, che verrà estesa ai dispositivi iOS prossimamente. Si tratta, fra l'altro, di cifratura end-to-end, ossia da un capo all'altro della comunicazione: vuol dire che neppure WhatsApp può sapere il contenuto dei messaggi scambiati. Inoltre il sistema di cifratura utilizzato è pubblicamente ispezionabile (open source).

Va sottolineato che questa cifratura, almeno inizialmente, non riguarda i messaggi di gruppo, le foto o i messaggi video; e come sottolineano anche le FAQ di WhatsApp, se qualcuno ha accesso fisico al telefonino di uno degli interlocutori può probabilmente leggere i messaggi senza troppa fatica. La cifratura di WhatsApp non risolve, infine, uno dei principali problemi di privacy di quest'app: il fatto che legga tutti i numeri di telefonino presenti nella rubrica dell'utente e li mandi a WhatsApp (che fa parte della galassia di Facebook) per vedere quali numeri appartengono ad altri utenti WhatsApp.

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Call of Duty supera i 10 miliardi di dollari di vendite

ноября 21, 2014 8:38, by Unknown

Dieci miliardi di dollari d'incassi. Non si tratta dell'ultimo megafilm di Hollywood, ma di un videogioco, specificamente la saga di Call of Duty, la cui edizione più recente, Advanced Warfare, è il più grande lancio dell'anno in termini di ricavi, superando tutti i film, tutte le canzoni e tutti i libri di questo periodo e portando gli incassi complessivi della saga, appunto, oltre i 10 miliardi di dollari a partire dal 2003.

Secondo l'annuncio di Activision, gli incassi complessivi superano quelli di Transformers, Hunger Games, Iron Man e Avengers messi insieme. Hollywood, o perlomeno la categoria degli attori, sta fiutando l'aria che tira e partecipano ai giochi offrendo le proprie voci. È il caso, per esempio, del premio Oscar Kevin Spacey, che in Call of Duty interpreta il ruolo del cattivo.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Prova pratica della realtà virtuale di Samsung Gear VR

ноября 21, 2014 8:32, by Unknown

Sono tornato ieri da Helsinki, dove ho partecipato a Slush, un evento informatico-mediatico decisamente spettacolare. Fra le varie novità che ho potuto vedere e provare c'è l'ultimo grido in fatto di realtà virtuale, il Samsung Gear VR (foto qui accanto), basato su tecnologia Oculus.

Avendo già provato Oculus Rift qualche tempo fa, ho potuto apprezzare i progressi fatti in termini di risoluzione e realismo dal nuovo sistema della Samsung: reazione ancora più rapida e fluida ai movimenti della testa, peso ridotto e risoluzione aumentata. La calibrazione un po' tediosa presente in Oculus Rift sembra non essere granché necessaria (oppure il kit che ho provato era già stato calibrato bene per una distanza interoculare come la mia) e la percezione di un netto balzo in avanti dal punto di vista di tecnologia, confortevolezza e leggerezza è netta. Già ora, insomma, la realtà virtuale è pronta per un uso di massa nei giochi, nell'intrattenimento e nell'addestramento, sempre che l'utente non soffra di disorientamento.

Tuttavia questo salto di qualità ha un prezzo: il kit costa circa 200 dollari e non include il telefonone Galaxy Note 4, che se comprato a parte senza abbonamento costa circa 600 euro. Un po' tanto per il giocatore occasionale, ma del resto i display a risoluzione Quad HD (2560x1440 pixel) per ora costano parecchio, e chi ha già il telefonone può usarlo come schermo per Gear VR spendendo una cifra ragionevole.

Per contro, ho notato qualche difetto nel rendering delle immagini: una sorta di distorsione di file diagonali di pixel che mi è sembrato simile a un difetto di compressione. Inoltre persiste, anche se molto più ridotto, l'“effetto zanzariera” che fa sembrare di guardare il mondo virtuale attraverso una griglia, perché anche con questa risoluzione del display si vedono ancora i singoli pixel. Sono limitazioni che mi hanno fatto uscire momentaneamente dall'illusione immersiva di trovarmi in un altro universo che caratterizza e rende affascinanti questi sistemi di realtà virtuale ma che sono accettabili per un uso per gioco o per addestramento, anche se dubito che guarderei un film in 3D su un oggetto del genere.


Trasparenza: la visita a Helsinki è stata resa possibile grazie all'ospitalità di F-Secure.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



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