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Disinformatico

сентября 4, 2012 21:00 , by profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

“Luna? Sì, ci siamo andati!” edizione 2020: il PDF stampabile è ora gratis per tutti

марта 10, 2020 7:44, by Il Disinformatico

Dopo un mese di anteprima riservata ai donatori, l’edizione 2020 impaginata del mio libro di debunking spaziale “Luna? Sì, ci siamo andati!” è ora disponibile per lo scaricamento gratuito in formato PDF per tutti.

I link per scaricarlo sono questi (se non funzionano, ritentate più tardi, ci potrebbe essere un po’ di ressa):


Il libro è gratuito e liberamente stampabile per uso personale (non per rivenderlo).

Se volete diventare donatori ed essere citati nella prossima edizione, seguite questo link per fare una donazione, specificando come volete essere citati. Importante: non usate altri link, altrimenti non saprò che la donazione è per il libro.

Questa versione PDF rispecchia il contenuto sfogliabile online nell’apposito sito allo stato di fine gennaio 2020 ed è impaginata in formato A4 per valorizzare al massimo le grandi immagini e consentirvi di stamparlo agevolmente.

Il libro è cresciuto parecchio rispetto alle edizioni precedenti e ora è composto da 605 pagine. Include anche codici QR che consentono di vedere facilmente i video citati nel testo se si usa un telefonino o un tablet in grado di leggere i codici QR.

Come sempre, il PDF non è protetto da sistemi anticopia (DRM) ed è fruibile su qualunque dispositivo e copiabile liberamente secondo la licenza Creative Commons inclusa nel testo.

Prima che mi chiediate perché non ho fatto un EPUB: faccio già fatica a tenere sincronizzate quattro versioni (quella italiana online, quella italiana PDF, quella inglese online e quella inglese PDF in lavorazione), aggiungerne un’altra sarebbe un delirio. Ma potete prendere l’HTML del sito e generarvi il vostro EPUB.

Se trovate nel libro refusi, errori, passaggi non chiari o se avete suggerimenti, segnalatemeli: ne terrò conto per la prossima edizione.

A tutti i donatori, grazie!
 

Questo articolo vi arriva gratuitamente e senza pubblicità grazie alle donazioni dei lettori. Se vi è piaciuto, potete incoraggiarmi a scrivere ancora facendo una donazione anche voi, tramite Paypal (paypal.me/disinformatico), Bitcoin (3AN7DscEZN1x6CLR57e1fSA1LC3yQ387Pv) o altri metodi.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Antibufala: il “Wuhan-corona” previsto in un libro dedicato al Dark Web

марта 9, 2020 19:21, by Il Disinformatico

Mi sono arrivate alcune segnalazioni di un inquietante brano di un libro intitolato Il Dark Web visto attraverso gli occhi del suo leader, che cita “un virus per le persone dal nome strano (come Wuhan-corona o Whuan-corona o qualcosa di simile)”.

Precognizione letteraria? Un segnale in codice per farci sapere che sul Dark Web si sapeva già tutto? Improbabile. La spiegazione più semplice è che si tratti di un esempio di Teorema delle Scimmie Infinite: ogni anno avvengono tantissimi eventi e vengono scritti tantissimi libri che raccontano tantissime cose e quindi prima o poi è inevitabile che qualche passaggio di qualche libro abbia una somiglianza con qualche evento.

Fra l’altro, il nome corona non è uno sforzo anticipatorio particolarmente impegnativo, dato che i coronavirus furono isolati per la prima volta nel lontano 1937 e sono ben noti per aver causato epidemie come la SARS nel 2002-2003.

Scegliere Wuhan è altrettanto ragionevole, dato che è una delle città più importanti, popolose e conosciute della Cina: citare Wuhan è come citare Firenze o Chicago. Oltretutto Wuhan è notoriamente sede di uno dei più sofisticati istituti di virologia di tutta la Cina, per cui chiunque voglia inventare una storia di virus e faccia un briciolo di ricerca per la propria ambientazione si imbatterà in Wuhan, come ha ben dimostrato lo scrittore Dean R. Koontz quando ha cambiato Gorki in Wuhan nella riedizione del suo libro The Eyes of Darkness (1996).

Fra l’altro, il libro è recentissimo: è disponibile online soltanto dal 13 novembre 2019, ossia appena un mese prima delle prime notizie sul coronavirus di Wuhan (Amazon; Google Books; Google Play) ed è classificato come “narrativa biografica/gialli e thriller”. Su Google Play viene descritto dicendo che sarebbe “un Best Seller internazionale”, ma in realtà ne esiste soltanto una versione digitale in inglese, la cui descrizione dice però che il libro è stato scritto prima in italiano e poi tradotto in inglese, contraddicendo completamente il testo italiano, che include una “prefazione del traduttore”.




E che dire di quella “recensione” in quarta di copertina dell’edizione inglese, firmata “Roliing S.” come se si volesse far pensare al lettore distratto che si tratti di una recensione fatta da Rolling Stone?



Sono troppo malizioso? Beh, andate a guardare da chi è “recensito” il libro nell’edizione italiana. Un certo R. Stones.

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In altre parole, fino a prova contraria questo libro è da considerare un testo di fiction confezionato furbescamente come pseudobiografia e autopubblicato da un autore anonimo spacciandolo per un best-seller, con tanto di recensioni inventate.




Questa, insomma, è la spiegazione più plausibile. Ma se volete perderci il sonno pensando che sia un presagio di poteri superiori, fate pure: si vede che non avete preoccupazioni maggiori nella vostra vita, e di questi tempi è un privilegio raro.


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Opel Ampera-e verrà “menomata” a fine anno

марта 9, 2020 16:49, by Il Disinformatico

Come probabilmente sapete, sto valutando la Opel Ampera-e come auto elettrica da acquistare per i viaggi lunghi. Ma ho scoperto che a fine anno verrà downgradata: perderà funzioni importanti come il monitoraggio remoto dello stato di avanzamento della ricarica e il preriscaldamento o preraffrescamento dell’abitacolo.

Lo stesso vale per molte auto recenti della gamma Opel tradizionale (a carburante). Se state pensando di comprarne una, o se ne avete già una, parlatene molto attentamente con il vostro concessionario.

Il problema è più oneroso per gli utenti elettrici che per quelli a carburante: senza il monitoraggio remoto della carica c‘è infatti il rischio di collegarsi a una colonnina per una ricarica e tornare un’ora dopo o l’indomani per scoprire che la carica si è interrotta e l’auto è quindi a secco invece di essere pronta con il “pieno”.

Il downgrade è dovuto alla cessazione del servizio OnStar a fine 2020, ed è una rogna particolarmente brutta per chi ha acquistato un’Ampera-e di recente: dopo non più di due anni di vita, se la ritrova menomata. Cessano di funzionare:

  • Apertura e chiusura portiere da remoto
  • Monitoraggio dello stato del veicolo (livello di carica, stato di carica, programmazione della carica, statistiche di consumi)
  • Preriscaldamento dell’abitacolo
  • Pre-condizionamento dell’abitacolo
  • Navigatore e pianificazione soste per ricarica
  • Chiamata automatica ai servizi di soccorso in caso di incidente

Se volete saperne di più, ho pubblicato uno spiegone su Fuori di Tesla News.

Peccato: l’Ampera-e ha l’abitacolo più spazioso e comodo fra tutte le elettriche che sto valutando e soprattutto adesso ha un prezzo interessante a causa di forti sconti per fine produzione. Ma con questa perdita di funzioni essenziali perde gran parte della sua attrattiva.


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Quiz: decodificate questi dati

марта 9, 2020 7:30, by Il Disinformatico

Questa è una stringa di dati che ho acquisito da una fonte che per ora non posso rivelare.

W0VF86E01K4112788,2019,0FB48,10,18,F ,04VTFD, AG6 AH3 AR7 AXJ AY0 CU5 C68 DD8 DLR EN0 FE5 FJP GNO HO1 IOB I19 JXI J67 KWP MBM MMF NC9 N34 ORN QBW RJX UDV UQA U2Q V83 WMK 4F1 5A7 6X1 7X1 8X2 9L3 9X2,633D,,,,


Cosa riuscite a scoprire/dedurre? I commenti sono a vostra disposizione.

Buon divertimento!


2020/03/09 11:25. Siete straordinari come sempre! In pochi minuti avete capito che si tratta di una serie di dati tratti dalla targhetta (codice QR) di una Opel Ampera-e che ho provato pochi giorni fa: W0VF86E01K4112788 è il VIN. No, non ho ancora deciso se comprarla o no, ma la sto valutando molto attentamente. La seconda fase, che alcuni di voi hanno già iniziato, è capire il significato degli altri codici. Grazie!


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Nord Italia bloccato dal coronavirus. Nervi saldi

марта 8, 2020 11:31, by Il Disinformatico

Il governo italiano ha deciso stanotte misure assolutamente straordinarie per il Nord Italia. L’irresponsabile fuga di notizie sulle misure, e l’altrettanto irresponsabile decisione dei giornalisti di pubblicarle prima che fossero definitive, ha creato confusione e scatenato un panico diffuso che ha portato a scene come questa (tweet successivamente rimosso), che pare presa di peso da un film di fantascienza catastrofica.



Chi ha scritto quel tweet non è una persona qualsiasi. È Trisha Thomas, della Associated Press, attuale presidente dell’associazione della stampa estera in Italia. Che fa esattamente il contrario di quello che va fatto per difendere se stessa, sua figlia e gli altri dal coronavirus: andare in posti affollati, stiparsi in un treno e portare in giro il contagio verso le regioni meno colpite.

Sono esattamente questi i comportamenti che stanno portando la sanità lombarda al collasso. E porteranno al collasso tutte le altre, non solo in Italia, se non si accende il cervello e si fa la cosa più semplice: stare a casa il più possibile, per rallentare la diffusione. Perché rallentare fa la differenza fra un sistema sanitario che regge e uno che deve decidere chi curare e chi lasciar morire. Vale anche per la Svizzera, dove abito.

#coronavirusitalia: vogliamo mareggiata (area azzurra) e non tsunami (area arancione). Attenzione che in alcune Regioni la linea rossa sta molto più in basso#CoronaVirusitaly #COVID19italia #Covid_19 #COVIDー19 #COVID2019 #Coronvirus https://t.co/5xYzK3gukd pic.twitter.com/HRHTZhBxDM
— Nino Cartabellotta (@Cartabellotta) March 5, 2020


Mentre vi scrivo vedo dalla finestra che si sta giocando una partitella di calcio. Vi imploro: state a casa, uscite solo per motivi indispensabili. https://t.co/5QZGpKyDWd
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) March 8, 2020


Coronavirus, positiva coppia di Codogno in vacanza in Trentino https://t.co/g8smZMETHx
— Sky tg24 (@SkyTG24) March 7, 2020



Questo non è il momento di cercare colpevoli, di diffondere dicerie e audio farlocchi su WhatsApp, di lagnarsi di essere considerati dei paria, di perdersi in inutili battibecchi su cosa fare, di fare la gara agli scoop con notizie non confermate o di far finta che sia “soltanto un’influenza”. La casa è in fiamme: fermarsi a discutere su chi le ha appiccate è da idioti.

Non è il momento di dire che dobbiamo pensare all’economia, perché se non agiamo con misure draconiane non resterà nessuna economia a cui pensare.

Non è il momento di ascoltare i ciarlatani, i complottisti e i venditori di soluzioni facili e populiste. È il momento di seguire semplici istruzioni e soprattutto ringraziare, dal profondo del cuore, tutti quelli che sono in prima linea e per questo rischiano di pagare un prezzo altissimo: tutti gli operatori della sanità.

Il coronavirus, alla fine, è un test d’intelligenza per l’intera specie umana, che è una sola: non ci sono “noi” e “loro”, non ci sono frontiere impermeabili. Vediamo di superarlo.

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Ammesso che a questo punto a qualcuno importi ancora qualcosa delle mie piccole cose, segnalo con rammarico che tutti i miei appuntamenti pubblici in Italia sono annullati o rinviati a date da definirsi. Anch’io, nel mio piccolo, sono in una sorta di quarantena: come tutte le aziende svizzere, anche la Radiotelevisione Svizzera sta applicando le norme di rallentamento dei contagi, e siccome sono stato in Italia il 23 febbraio le mie partecipazioni ai programmi in studio sono annullate fino a nuovo ordine. Anche molte mie conferenze in Svizzera sono state cancellate. Non posso più visitare i miei genitori, fragilissimi novantenni, né mio figlio: stanno in Lombardia. Sarà così a lungo. Nervi saldi.
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