Ir para o conteúdo

Blogoosfero verdebiancorosso

Tela cheia Sugerir um artigo

Disinformatico

4 de Setembro de 2012, 21:00 , por profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Starmus Bratislava, giorno 2 (14 maggio)

16 de Maio de 2024, 6:46, por Il Disinformatico

Scrivo qui in tempo reale la cronaca del secondo giorno della manifestazione di musica e scienza Starmus, che si sta tenendo a Bratislava, in Slovacchia. Questo è il programma degli interventi di oggi:

  • Edvard Moser (neuroscienziato e premio Nobel): Nature or nurture – Are we born with a sense of space? Affascinante spiegazione del sistema con il quale il cervello mappa le posizioni e sa dov’è rispetto all’ambiente
  • Charlie Duke (astronauta lunare Apollo): To The Moon Again: The Hope of Artemis. Presentazione del progetto Artemis a confronto con Apollo.
  • Tony Fadell (imprenditore, investitore, inventore dell’iPod): Innovating to save our planet. Il metano, altro gas serra ad altissimo impatto, è ora finalmente tracciabile grazie a MethaneSAT, un satellite attualmente in orbita al quale ha contribuito in gran parte Fadell; i dati grezzi saranno disponibili pubblicamente gratis.
  • Kip Thorne (fisico teorico e premio Nobel) e Lia Halloran (artista): Poetry, Art and Science: The Warped Side of the Universe. Presentazione del loro libro The Warped Side of Our Universe che unisce arte e scienza, e discussione delle vacuum fluctuations: quello che rimane quando rimuovi tutto dallo spazio. Ciliegina sulla torta, la spiegazione di come LIGO fa correzione d’errore.
  • Richard Marko (informatico, CEO di ESET): Tech for Earth: Rethinking Cybersecurity in the Age of Global Challenges. Cronologia e tecnologia degli attacchi informatici di origine russa contro l’Ucraina e uso dell’intelligenza artificiale nella gestione degli incidenti informatici.
  • Bernhard Schölkopf (informatico del Max Planck Institut, esperto in machine learning): Is AI intelligent?
  • Philip Torr (informatico dell’Università di Oxford): AI to the people
  • Gary Marcus (informatico): Taming Silicon Valley
  • Roeland Nusselder (informatico): AI will eat all our energy, unless we make it tiny. Interessantissima presentazione sulle mini-IA dedicate a un singolo scopo. Costa meno (e consuma meno energia) elaborare in loco, anche su hardware minimo, che inviare le immagini per l’analisi remota, con enormi benefici di sicurezza e privacy.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.


Starmus Bratislava, giorno 1 (13 maggio)

16 de Maio de 2024, 6:44, por Il Disinformatico

Ultimo aggiornamento: 2024/05/14 8:35

Sono appena stato alla conferenza stampa di presentazione di Starmus, con Garik Israelian (astrofisico, co-organizzatore dell’evento), Brian May, Jean Michel Jarre, Jane Goodall (sì, quella Jane Goodall), David Eicher (editor della rivista Astronomy) e Tony Fadell (ingegnere, mega-investitore e artefice generale dell’iPod).

Ecco qualche foto che ho fatto.

Brian May arriva alla conferenza stampa.
Da sinistra: Eicher, Jarre, May, Israelian, Goodall, Fadell.
Una bella immagine di gruppo: Jarre, May, Israelian, Goodall, Fadell.
Jean-Michell Jarre mi passa davanti, faccio uno scatto di corsa.
La sala principale della Tipos Arena a Bratislava, allestita per Starmus.
La regia imponente della sala principale.

Tra poco si comincia con le conferenze scientifiche, e si parte alla grande, con Jane Goodall, che a 90 anni porta un messaggio di speranza per l’ambiente (e fa a voce il saluto che ha imparato dagli scimpanzé). Seguono la climatologa Katharine Hayhoe, l’economista Nathaniel Keohane, la sociologa Mary Kaldor, la biologa marina e oceanografa Sylvia Earle.

Finora i loro interventi sono stati incentrati su un cauto ottimismo: dati concreti su azioni per contrastare l’impatto ambientale delle nostre attività, soluzioni anche economiche per gestire la transizione, la considerazione che oggi perlomeno abbiamo i dati necessari per decidere mentre prima non avevamo nemmeno quei dati, ma soprattutto esperienze personali di contatto con la natura e con il suo valore, come quelli di Goodall e Earle, che nel corso delle loro carriere straordinarie hanno visto trasformarsi la conoscenza nei propri settori e la percezione del ruolo degli esseri umani, da dominatori esclusivi del tutto a comprimari ingombranti e maldestri che devono imparare a convivere con gli altri attori sulla scena del nostro pianeta se non vogliono che cali il sipario per tutti.

Dopo la pausa, il palco ospita Steven Chu (premio Nobel per la fisica nel 1997), con una relazione strapiena di dati interessantissimi che dovrò assolutamente trascrivervi, e Maureen Raymo, geologa marina e oceanografa.

La prima giornata si conclude con due interessantissimi dibattiti: il primo con Ros Rickaby (biogeochimica) e Bob Bishop (fisico matematico, informatico) (Damia Barcelo, annunciata nel programma, non è presente), sul tema dei flussi atmosferici di vapore acqueo o atmospheric river, e il secondo con Svitlana Krakovska e Chris Rapley (entrambi climatologi), sul collasso dei ghiacci antartici.

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.


Podcast RSI - Svizzera, rapporto federale: raddoppiano gli incidenti informatici. Come rimediare (seconda parte)

16 de Maio de 2024, 6:07, por Il Disinformatico
logo del Disinformatico

ALLERTA SPOILER: Questo è il testo di accompagnamento al podcast Il Disinformatico della Radiotelevisione Svizzera che uscirà questo venerdì presso www.rsi.ch/ildisinformatico.

Le puntate del Disinformatico sono ascoltabili anche tramite iTunes, Google Podcasts, Spotify e feed RSS.

---

[CLIP: audio tratto da “Mr. Robot”]

Hackerare l’FBI può sembrare il desiderio proibito di ogni criminale informatico, ed è sicuramente una frase ad effetto che colpisce, come dimostra bene questo spezzone tratto dalla serie televisiva Mr. Robot, ma in realtà al criminale medio conviene dedicarsi a bersagli meno ambiziosi ma più remunerativi: alberghi, piccole aziende, e anche ospedali.

Questo è lo scenario che emerge dalla lettura del nuovo rapporto semestrale dell’Ufficio federale della cibersicurezza svizzero o UFCS, che è scaricabile anche in italiano, illustra le tecniche di attacco più diffuse sul territorio nazionale e propone soluzioni di difesa, per fare prevenzione, e di supporto, per i casi in cui la difesa non basta.

Benvenuti alla puntata del 17 maggio 2024 del Disinformatico, il podcast della Radiotelevisione Svizzera dedicato alle notizie e alle storie strane dell’informatica.

Io sono Paolo Attivissimo, e nella puntata precedente ho raccontato le statistiche salienti e le principali tecniche di attacco informatico citate in questo rapporto semestrale. In questa puntata provo invece a raccontarvi i rimedi proposti dal rapporto, che ciascuno di noi può adottare per migliorare la propria sicurezza informatica.

[SIGLA di apertura]

Svizzera, colabrodo digitale?

Sul piano della cibersicurezza, in Svizzera si riscontrano attualmente le seguenti sfide principali:

  • elevata vulnerabilità dell’economia, delle autorità, degli istituti di formazione e della popolazione nel ciberspazio;
  • insufficiente capacità di reazione in caso di ciberincidenti e crisi di rilevanza sistemica;
  • scarsa maturità dei prodotti e dei servizi digitali in termini di cibersicurezza e assenza di meccanismi di controllo della qualità;
  • comprensione non abbastanza avanzata della problematica della cibersicurezza da parte degli ambienti economici, in seno alla società e a livello politico;
  • mancanza di trasparenza e insufficienza di dati per una corretta valutazione delle dichiarazioni in materia di cibersicurezza e per la definizione di corrispondenti misure politiche ed economiche;
  • scarsa protezione degli attori non contemplati tra le infrastrutture critiche;
  • zone grigie giuridiche e coordinamento lacunoso degli strumenti per la cibersicurezza tra autorità e operatori privati.”

Parole di fuoco, e mi affretto a chiarire che non sono parole mie: sono tratte testualmente dalla pagina iniziale della Strategia dell’Ufficio federale della cibersicurezza UFCS, un documento scaricabile dal sito dell’amministrazione federale e pubblicato il 6 maggio scorso. 

 

Lo stesso documento riporta inoltre dei numeri davvero notevoli:

Negli ultimi anni il numero di segnalazioni di ciberincidenti che hanno provocato danni è aumentato di circa il 30 per cento l’anno. Il numero di segnalazioni provenienti da infrastrutture non critiche è quasi triplicato negli ultimi dodici mesi. Nel 2023 l’UFCS ha elaborato 187 000 segnalazioni di phishing e ha identificato e chiuso in Svizzera 8223 siti web utilizzati per operazioni di phishing. Nel quadro di diverse centinaia di segnalazioni, l’UFCS ha individuato la presenza di malware presso infrastrutture critiche, provvedendo alla loro eliminazione in collaborazione con le aziende colpite. In media ogni 40 ore l’UFCS riceve una segnalazione concernente un’infezione da malware e una relativa richiesta di supporto per la gestione dell’incidente.

Il resto del documento ha un tono più positivo, con una sorta di chiamata alle armi basata su quattro pilastri, ossia:

  • rendere comprensibili le minacce informatiche

  • mettere a disposizione strumenti di prevenzione degli attacchi informatici

  • ridurre i danni di questi attacchi

  • e aumentare la sicurezza dei prodotti e dei servizi digitali.

La sicurezza informatica viene descritta dal documento come “un compito congiunto della politica, dell’economia, delle scuole universitarie e della società”, con buona pace di chi ancora pensa che sia un compito che riguarda solo i tecnici e gli smanettoni.

Questa nuova visione si rispecchia anche, e molto concretamente, in questa nuova veste di ufficio federale presso il Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport; l’UFCS dal primo gennaio 2024 subentra al Centro nazionale per la cibersicurezza, che faceva parte del Dipartimento federale delle finanze, e diventa il “centro di competenza della Confederazione per le ciberminacce”.

Quelle parole pesanti iniziali, che sembrano dipingere la Svizzera come un colabrodo digitale, vengono però mitigate nel rapporto semestrale più recente da Florian Schütz, direttore dell’Ufficio federale della cibersicurezza, che sottolinea che [i]n un confronto internazionale, la Svizzera si colloca a metà classifica”. C’è insomma chi sta molto peggio, ma anche chi sta molto meglio.

Vediamo cosa si può fare concretamente per salire in questa classifica, partendo da un caso molto concreto: le truffe alberghiere legate a Booking.com.

L’UFCS spiega la tecnica di attacco delle false mail di Booking.com

Nella seconda metà del 2023 molte persone sono state colpite da una particolare truffa riguardante le prenotazioni di alberghi, nella quale il messaggio dei truffatori arrivava davvero da Booking.com, tanto che era disponibile anche nell’app e nel sito web di questo noto intermediario online, ed era stato realmente spedito dall’albergo dove era stata fatta la prenotazione.

Il messaggio avvisava che la prenotazione fatta dalla vittima rischiava di essere annullata perché la carta di credito del cliente non era stata verificata con successo. Per tentare una nuova verifica si doveva cliccare su un link cortesemente fornito, ed era qui che scattava la truffa: il link portava a un sito il cui nome somigliava a quello di Booking.com e che chiedeva di immettere i dettagli della carta di credito. Se la vittima non se ne accorgeva, forniva i dati della sua carta ai malviventi. Ne avevo parlato nel podcast del 17 novembre 2023.

Il rapporto dell’UFCS getta finalmente luce sulla tecnica usata dai criminali per mettere a segno il loro attacco: riuscivano a farsi dare le credenziali d’accesso dell’account Booking.com dell’albergo usando vari metodi di persuasione per “indurre il personale dell’albergo a cliccare su un link e installare un programma nocivo”.

Per esempio, dice il rapporto, si faceva credere che un ospite fosse stato ricattato con immagini pornografiche che si presumeva fossero state scattate nella camera dove soggiornava. Il mittente concedeva due giorni all’hotel per chiarire la questione e scoprire il colpevole, altrimenti sarebbe stato ritenuto complice. Quale prova dell’accaduto, l’intera documentazione del caso sarebbe stata archiviata, secondo i criminali, in un file scaricabile tramite un link indicato nell’e-mail. Cliccando sul link, però, veniva scaricato un malware che registrava tutti i dati d’accesso disponibili e li trasmetteva ai truffatori, permettendo a loro di visualizzare le prenotazioni attuali dell’albergo effettuate tramite le varie piattaforme online come Booking.com.

È incredibile, e piuttosto imbarazzante, che ancora adesso ci siano sistemi informatici che possono essere infettati semplicemente cliccando su un link e che ci siano persone che sul posto di lavoro aprono gli allegati eseguibili ricevuti, senza il minimo controllo di sicurezza. E infatti il rapporto dell’UFCS raccomanda, soprattutto agli alberghi, che “si trovano a dover aprire molti documenti trasmessi dagli ospiti”, di non dimenticare mai che “I file eseguibili non devono […] essere aperti per nessuna ragione” e raccomanda anche di “pensare a una strategia che permetta di tenere i computer destinati alla comunicazione con gli ospiti separati dal resto della rete”: la cosiddetta segmentazione della rete. Semplici comportamenti preventivi, che non sono certo una novità ma che continuano a non essere adottati.

Eppure le risorse informative per tenersi aggiornati sulle minacce informatiche e sulle procedure ottimali per ridurle o eliminarle non mancano.

Risorse e tecniche per contrastare il crimine informatico

Il rapporto semestrale dell’Ufficio federale della cibersicurezza elenca moltissimi siti che offrono informazioni chiare e dettagliate, senza gergo tecnico, per migliorare la sicurezza informatica di tutti. Siti come Cybercrimepolice.ch, Ebanking - ma sicuro, il sito della Prevenzione Svizzera della Criminalità, iBarry.ch, S-u-p-e-r.ch e altri ancora, di cui trovate tutti i link presso Disinformatico.info.

L’UFCS tocca inoltre un altro tasto dolente della sicurezza informatica: quando un sito viene attaccato o è in pericolo, spessissimo è molto difficile trovare le informazioni di contatto del suo responsabile della sicurezza per avvisarlo della situazione, e questo fa perdere tempo prezioso a chi vorrebbe appunto avvisare del rischio informatico. A volte queste informazioni di contatto non sono nemmeno pubblicate.

L’Ufficio federale della cibersicurezza propone una soluzione semplice e standardizzata a questo problema, che si chiama Security.txt. In sostanza, i gestori dei siti sono invitati a creare un documento di testo contenente le informazioni di contatto per le questioni di sicurezza e a renderlo pubblicamente consultabile. Tutto qui. Questo documento ha un nome standard, cioè appunto security.txt, ed è messo a disposizione in una cartella altrettanto standard del sito, vale a dire .well-known.

In questo modo chi deve lanciare un allarme su un qualsiasi sito colpito da un attacco o a rischio di attacco può andare a colpo sicuro e può raggiungere direttamente il responsabile della sicurezza informatica di qualunque sito, senza perdere tempo in ricerche e soprattutto senza disperarsi a cercare di spiegare al centralinista o a varie altre persone non addette ai lavori i dettagli tecnici di un attacco informatico prima di riuscire finalmente a parlare con la persona giusta.

Secondo quanto rilevato dall'UFCS”, a oggi “in Svizzera applicano questo standard già alcune migliaia di siti ma, considerato che i siti attivi sono milioni” c’è “ancora margine di miglioramento. L'UFCS invita le imprese, le organizzazioni e le amministrazioni presenti sul territorio nazionale ad applicare questo standard di sicurezza”, notando che questo standard è in corso di adozione anche presso l’amministrazione federale: se volete vedere un esempio pratico di questo modo di indicare rapidamente le coordinate di contatto, potete visitare www.admin.ch/.well-known/security.txt. L’UFCS ha anche predisposto una guida apposita sulla comunicazione delle vulnerabilità per le organizzazioni e le imprese.

Dal documento di strategia emerge anche un altro aspetto importante di questo Ufficio federale: non si limita a fornire istruzioni e chiedere che gli utenti facciano i loro compiti, ma (cito) “assiste le vittime nella gestione degli eventi fornendo loro consulenza tecnica nonché assistenza sul piano organizzativo. A seconda del potenziale di danno, le prestazioni di supporto spaziano dalla semplice consulenza fino alla gestione integrale della crisi informatica (protezione tecnica e ripristino compresi)”. Naturalmente “le prestazioni dell’UFCS sono fornite ai privati in via sussidiaria”, per cui chi ha le risorse per gestire in proprio la sicurezza è tenuto a farlo, ma le tante piccole imprese che fanno perennemente fatica a stare al passo con le novità di sicurezza informatica possono avere un supporto concreto e coordinato.

L’importante, come sempre, è il primo passo: capire che la sicurezza informatica non è un gioco e non è il problema di qualcun altro, ma ci tocca tutti.

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.


Starmus Bratislava, giorno 2

14 de Maio de 2024, 11:01, por Il Disinformatico

Scrivo qui in tempo reale la cronaca del secondo giorno della manifestazione di musica e scienza Starmus, che si sta tenendo a Bratislava, in Slovacchia. Questo è il programma degli interventi di oggi:

  • Edvard Moser (neuroscienziato e premio Nobel): Nature or nurture – Are we born with a sense of space? Affascinante spiegazione del sistema con il quale il cervello mappa le posizioni e sa dov’è rispetto all’ambiente
  • Charlie Duke (astronauta lunare Apollo): To The Moon Again: The Hope of Artemis. Presentazione del progetto Artemis a confronto con Apollo.
  • Tony Fadell (imprenditore, investitore, inventore dell’iPod): Innovating to save our planet. Il metano, altro gas serra ad altissimo impatto, è ora finalmente tracciabile grazie a MethaneSAT, un satellite attualmente in orbita al quale ha contribuito in gran parte Fadell; i dati grezzi saranno disponibili pubblicamente gratis.
  • Kip Thorne (fisico teorico e premio Nobel) e Lia Halloran (artista): Poetry, Art and Science: The Warped Side of the Universe. Presentazione del loro libro The Warped Side of Our Universe che unisce arte e scienza, e discussione delle vacuum fluctuations: quello che rimane quando rimuovi tutto dallo spazio. Ciliegina sulla torta, la spiegazione di come LIGO fa correzione d’errore.
  • Richard Marko (informatico, CEO di ESET): Tech for Earth: Rethinking Cybersecurity in the Age of Global Challenges
  • Bernhard Schölkopf (informatico): Is AI intelligent?
  • Philip Torr (informatico): AI to the people
  • Gary Marcus (informatico): Taming Silicon Valley
  • Roeland Nusselder (informatico): AI will eat all our energy, unless we make it tiny
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.


Sono a Bratislava per Starmus: si comincia con il concerto di Jean-Michel Jarre e Brian May

14 de Maio de 2024, 4:45, por Il Disinformatico

Sono tornato a postare su Twitter/X per raccontare il festival di scienza e musica Starmus, che inizia stasera a Bratislava con un concerto di Jean-Michel Jarre e Brian May.

Buongiorno da Bratislava, sono qui per raccontarvi @StarmusFestival! Si, ho fatto la spunta blu su X apposta, vediamo che succede pic.twitter.com/scrQusBxWY

— Paolo Attivissimo @ildisinformatico@mastodon.uno (@disinformatico) May 12, 2024

Posterò anche su Instagram e Mastodon, e mi sono iscritto alla spunta blu di Twitter turandomi il naso, ma ho letto i vostri pareri molto saggi sull’idea di vendere il mio account Twitter e alla fine ho deciso di tenerlo e di riprendere a usarlo almeno per diffondere conoscenza e segnalare diffusamente eventi interessanti.

Non lo userò per conversare, ma se devo scegliere come far sapere che si parla di scienza con un bouquet incredibile di premi Nobel, astronauti ed esperti ai massimi livelli, mi rassegno al fatto che 420.000 follower su Twitter hanno una portata ben superiore a 5300 su Instagram. E quindi sì, sto pagando otto dollari al mese a Elon Musk. Non odiatemi.

2024/05/13 00:30

La Dama del Maniero e io siamo appena rientrati dal concerto. Notevolissimo, costruito benissimo, audio perfetto e concezione visionaria, con un riferimento importante a Edward Snowden. Il video è disponibile qui sotto e la lista dei brani dovrebbe essere questa:

Noi eravamo proprio dietro la telecamera montata su un binario a terra, che scorreva parallela al palco.

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.


Tags deste artigo: disinformatico attivissimo