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4 de Setembro de 2012, 21:00 , por profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Apollo 17, 50 anni fa: gli articoli di oggi. Un lunacomplottista assiste alla partenza

9 de Dezembro de 2022, 19:25, por Il Disinformatico

50 anni fa, la missione Apollo 17 stava viaggiando verso la Luna per quello che sarebbe diventato l’ultimo viaggio lunare di esseri umani del ventesimo secolo. Il libro-blog Apollo 17 Timeline contiene due articoli tratti dalla stampa italiana di quel giorno. 

È particolarmente curiosa la storia, citata nell’articolo de Il Giorno, dell’ex schiavo Charles Smith, che afferma disinvoltamente di avere 130 anni e dice testualmente, dopo aver visto partire il gigantesco razzo Saturn V, “Mi rifiuto di credere – ha detto – che questi uomini stiano andando sulla Luna. E' semplicemente impossibile”. La sua età dichiarata non viene messa in dubbio dal giornalista che riferisce della sua presenza.

L’uomo, fra l’altro, fu invitato formalmente ad assistere alla partenza della missione dal palco d’onore. I ricercatori che indagarono sulle sue affermazioni stimarono che avesse in realtà 98 anni al momento della partenza di Apollo 17. Smith morì nel 1979 a non più di 105 anni (secondo i ricercatori) o 137 anni (secondo le sue affermazioni). Wikipedia in inglese gli dedica una pagina; altre informazioni sulla sua vicenda sono su Afflictor, New York Times e Fandom.com. La persona più longeva documentata è stata la francese Jeanne Calment, morta a 122 anni (1875–1997).

Potete vedere e sentire Charles Smith in questa registrazione della diretta televisiva della CBS:

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.


SpaceX, immagini spettacolari di un lancio con ritorno sulla terraferma

9 de Dezembro de 2022, 7:00, por Il Disinformatico

Ieri SpaceX ha lanciato un razzo Falcon 9 dal Kennedy Space Center per piazzare in orbita quaranta satelliti della serie OneWeb. L’orario particolare, con la luce del tardo pomeriggio (le 17.27 locali), e la manovra di rientro al punto di partenza anziché sulla nave appoggio nell’Atlantico, hanno creato effetti di luce straordinari. Si vedono benissimo i getti dei razzi di manovra che si espandono enormemente nel vuoto dello spazio, e si assiste al complesso balletto del primo stadio che inverte la rotta per tornare al KSC e atterrare su una delle apposite piazzole di SpaceX, a pochi chilometri dalla rampa di lancio. Questo specifico primo stadio ha già volato tre volte.

I momenti salienti del video:

  • 15:40 Decollo
  • 18:10 Spegnimento dei motori del primo stadio, separazione del primo stadio, inversione di rotta e riaccensione del primo stadio, sbuffi dei motori di manovra
  • 19:30 Altri sbuffi nitidissimi ed enormi dai motori di manovra del primo stadio, sgancio della carenatura del secondo stadio
  • 22:00 Accensione di rientro dei motori del primo stadio a circa 50 km di quota
  • 23:10 Accensione di frenata e atterraggio dei motori del primo stadio a 3,5 km di quota, bang sonico e atterraggio


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La polizia sa identificare benissimo gli "anonimi" che minacciano sui social. Dimostrazione pratica

7 de Dezembro de 2022, 11:27, por Il Disinformatico

Ma guarda che sorpresa. Salta fuori che quando il reato è sufficientemente grave (e qui è gravissimo) le autorità hanno già tutte le risorse necessarie per identificare rapidamente un "anonimo" sui social network. Si cercano volontari che spieghino questo concetto, con parole piccole, ai vari politici che reclamano l'obbligo di identificazione nei social.

Un utente Twitter, identificatosi solo come @Sashamanexi1, ha postato una serie di minacce di morte estremamente esplicite indirizzate alla presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Giorgia Meloni, e a sua figlia. Se volete leggerle, le trovate citate da ANSA. L’account dell’utente è stato sospeso.

Dal sito della Polizia di Stato italiana (grassetto aggiunto da me):

“Ha 27 anni l’uomo residente nella provincia di Siracusa, indagato per violenza privata aggravata nei confronti del presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni.

L’uomo è accusato di essere l’autore delle pesanti minacce di morte scritte su Twitter, finalizzate ad evitare l’eliminazione del reddito di cittadinanza.

Nonostante l’utente utilizzasse uno pseudonimo, le attività tecnico investigative hanno permesso la sua identificazione e l’esecuzione nei suoi confronti di una perquisizione domiciliare ed informatica disposta dalla Procura della Repubblica di Siracusa.

Gli operatori del Servizio polizia postale di Roma avevano rilevato sull’account ufficiale Twitter del Presidente del Consiglio la pubblicazione dei messaggi contenenti le minacce.

Gli operatori specializzati del Centro di sicurezza cibernetica Sicilia orientale della Polizia postale e della Digos hanno proceduto al sequestro di apparecchiature informatiche e dell’account social utilizzato per la condotta criminosa.”

Ma allora esattamente a cosa servirebbero gli obblighi di identificazione ripetutamente richiesti da vari esponenti politici?

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Due chiacchiere in diretta con un protagonista di Apollo 13: Fred Haise

2 de Junho de 2020, 3:26, por Il Disinformatico

La sera del decollo della Crew Dragon, il 30 maggio scorso, ho avuto il piacere di partecipare a un altro evento straordinario: oltre un’ora e mezza di conversazione in diretta via Zoom con Fred Haise, uno degli astronauti protagonisti della missione Apollo 13, che nel 1970 rischiò di concludersi tragicamente a causa dello scoppio di un serbatoio durante il volo verso la Luna (il famoso “Houston, abbiamo avuto un problema”). La storia è raccontata, con le immagini e le riprese originali, nel blog Apollo 13 Timeline che ho creato insieme a Gianluca Atti.

Haise è stato gentilissimo: l’incontro sarebbe dovuto durare un’ora, ma l’astronauta e collaudatore di planata dello Space Shuttle è andato avanti ben oltre il tempo concordato, rispondendo a tutte le domande previste e anche ad altre improvvisate. Ciliegina sulla torta, all’incontro si è unito Don Eyles, l’informatico che scrisse buona parte del software per gli allunaggi Apollo. Momenti irripetibili.

L’incontro è stato reso possibile da ASIMOF, Associazione Italiana Modelli Fedeli, e da BIS-Italia. Il montaggio video è a cura di Stefano Savina; le illustrazioni sono di Alessandro Colonna; il collage dei profili è opera di Simone Tibollo. L’evento è interamente in inglese; non è disponibile, che io sappia, una trascrizione o traduzione in italiano.



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Un giretto nel Maniero Digitale

1 de Junho de 2020, 18:05, por Il Disinformatico

Il 28 aprile scorso la Radiotelevisione Svizzera ha fatto una visitina a casa mia (rispettando tutte le norme anticontagio) per il programma Filo Diretto, per parlare di com’era Internet nei primi anni duemila. Visto che molti di voi hanno espresso curiosità di vedere dove vivo e soprattutto dove e come lavoro, ho recuperato la registrazione.

Io arrivo a 4:20 a mostrare un po’ di chicche vintage in ufficio e a rievocare stili e costi dell’Internet di inizio secolo. A 13:50 appare MiniCalzini, la nostra gatta sorda. Fra un intervento e l’altro, i servizi di vent’anni fa sugli utenti cellulari e i loro problemi sono quasi commoventi nel loro rapidissimo invecchiamento.

Torno a 30:30 e a 34:00 arriva la Dama del Maniero, in una delle sue rare apparizioni video, e a 36:00 circa presento il mio skateboard :-)

Scusate i miei capelli esagerati, ma eravamo in pieno lockdown.

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