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Disinformatico

September 4, 2012 21:00 , von profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Podcast del Disinformatico del 2015/01/23

January 23, 2015 12:28, von Unbekannt

È disponibile per lo scaricamento il podcast per la puntata di oggi del Disinformatico della Radiotelevisione Svizzera. Buon ascolto!

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Windows 10 disponibile al pubblico da ottobre, anteprime subito

January 23, 2015 8:52, von Unbekannt

Credit: Microsoft
Il 21 gennaio Microsoft ha presentato al pubblico Windows 10, successore di Windows 8 (no, non c'è un Windows 9) per computer, tablet e smartphone. L'anteprima tecnica è consultabile sul sito di Microsoft; ulteriori informazioni su come riceverla sono qui.

La novità di spicco è che Windows 10 sarà completamente gratuito per tutti gli utenti attuali di Windows 8.1 e Windows 7 per tutto il primo anno di disponibilità (si presume che allo scadere dell'anno ci sarà un canone di licenza, ma non ci sono per ora conferme o smentite ufficiali). Anche l'aggiornamento a Windows 10 per gli utenti di Windows Phone 8.1 sarà gratuito; verrà rilasciato in anteprima a febbraio.

È una novità importante, perché oltre la metà dei computer che usano Windows adopera le versioni 7 e 8 (o 8.1), per cui milioni di utenti sono già pronti per Windows 10 senza dover acquistare nuovi computer e la scelta di renderlo disponibile gratuitamente è un buon incentivo per eliminare la confusione di versioni attuale.

Fra le altre caratteristiche nuove di Windows 10 vale la pena di segnalare l'assistente vocale Cortana, il browser Spartan che dovrebbe sostituire Internet Explorer, e gli occhiali per realtà aumentata HoloLens. Ma quella che piacerà maggiormente ai milioni di utenti Windows sarà il ritorno del mitico menu Start, abbandonato nella versione 8 con notevole disappunto di chi era abituato a sapere come muoversi in tutte le versioni precedenti del sistema operativo di Microsoft.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Antibufala: UFO degli anni Cinquanta? “Eravamo noi”, dice la CIA

January 23, 2015 8:44, von Unbekannt

Un recente tweet della CIA (sì, la CIA ha un account Twitter ufficiale), rilanciato anche dalle agenzie di stampa, ha suscitato clamore fra gli appassionati di ufologia: “Rapporti di attività insolite nei cieli negli anni Cinquanta? Eravamo noi”.

Il tweet è stato frainteso come una dichiarazione di responsabilità di tutti gli avvistamenti ufologici dell'epoca, ma in realtà il documento linkato nel tweet, un malloppo desecretato di circa 270 pagine intitolato The CIA and the U-2 Program, 1954-1974, spiega a pagina 72 che la CIA si ritiene responsabile soltanto di alcuni degli avvistamenti di oggetti volanti non identificati da parte di piloti di aerei di linea negli Stati Uniti.

In quegli anni era in corso la sperimentazione di un aereo spia rivoluzionario, l'U-2 (niente a che vedere con l'omonimo gruppo musicale), che volava a quote altissime (oltre 60.000 piedi, circa 18.000 m, mentre la maggior parte degli aerei di linea stava a 3000-6000 m). I piloti di linea, specialmente durante i voli del tardo pomeriggio su rotte da est verso ovest, a volte vedevano il bagliore intenso del riflesso del sole sulle enormi ali a specchio dell'U-2 nel cielo scuro del tramonto. All'epoca nessuno pensava che fosse possibile volare a oltre 18 chilometri di quota, per cui i piloti interpretavano l'avvistamento come un oggetto fiammeggiante che volava alla loro stessa quota. A volte il bagliore era così luminoso da essere visibile anche da terra. Fu anche per questo motivo che la CIA in seguito iniziò a dipingere i propri aerei spia di nero opaco.

Gli avvistamenti dei piloti furono presi sul serio e, dice la CIA, diedero il via all'indagine dell'aviazione militare sul fenomeno UFO denominato Blue Book. Gli investigatori verificavano regolarmente se i rapporti d'avvistamento dei piloti coincidevano con gli orari dei voli degli U-2 e questo controllo incrociato permetteva di “eliminare la maggioranza dei rapporti di UFO” (non tutti). Ma dato che l'U-2 ufficialmente non esisteva, gli investigatori “non potevano rivelare a chi scriveva le lettere di segnalazione quale fosse la vera causa degli avvistamenti di UFO”.

Sempre secondo la CIA, “I voli degli U-2 e i successivi voli OXCART [il magnifico ricognitore trisonico A-12] costituirono più della metà di tutti i rapporti di UFO verso la fine degli anni Cinquanta e per la maggior parte degli anni Sessanta”.

Non ci sarebbe nessun intento da parte della CIA di prendersi il merito di tutti gli avvistamenti d'epoca, insomma. Oltretutto la dichiarazione non è una novità: la stessa informazione è contenuta, praticamente parola per parola, a pagina 47 del bellissimo libro Area 51 Black Jets di Bill Yenne, pubblicato nel 2014, che per una felice coincidenza mi è arrivato pochi giorni fa (ringrazio di cuore Vincenzo G. per il pensiero).

Al di là del clamore prodotto dal tweet, la dichiarazione della CIA va presa con cautela. Alcuni ricercatori hanno confrontato i numeri degli avvistamenti UFO prima e dopo l'entrata in servizio degli aerei-spia ad alta quota e non hanno trovato alcun aumento significativo che coincida con quanto asserito dalla CIA. La spiegazione tecnica è in sé plausibile, ma sussistono dubbi ragionevoli che i voli top secret furono responsabili per “più della metà” degli avvistamenti.
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Facebook lancia un “servizio antibufala”

January 23, 2015 8:30, von Unbekannt

Facebook ha annunciato che introdurrà progressivamente un sistema per la segnalazione delle notizie fasulle che spesso appestano i social network.

Storie bufaline come l'imminente chiusura di Facebook o la richiesta di pagamento per restare iscritti, oppure l'allarme per l'app Talking Angela che sarebbe legata alla pedofilia, circolano esageratamente e senza controllo, inoltrate senza esitazione dagli utenti perché le hanno ricevute da una fonte per loro autorevole: gli amici.

C'è anche un business delle notizie false, da disseminare su Facebook per indurre gli utenti a cliccarvi sopra e portarli così a siti pubblicitari.

Il nuovo servizio antibufala di Facebook non farà censura, ma si limiterà a etichettare come inattendibili i link, le foto e i video che vengono segnalati maggiormente come falsi dagli utenti; inoltre la circolazione e visibilità di questi post verrà ridotta. Il sistema è simile ai filtri antispam sui post, che oggi permettono di segnalare contenuti offensivi o abusivi.

Non ci sarà, da parte di Facebook, nessuna operazione di verifica della veridicità delle notizie: tutto dipenderà dalle scelte degli utenti. Questo è il limite e anche il potenziale problema di questo filtro antibufala: se una notizia è vera ma molti utenti, per ideologia, pregiudizio o ignoranza, la considerano falsa e la etichettano come bufala, quella notizia verrà filtrata. C'è anche il rischio che gli utenti commerciali abusino del sistema per sminuire i contenuti altrui che sono in competizione con i loro.
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Raffica di aggiornamenti: Firefox, Java, Flash

January 23, 2015 8:10, von Unbekannt

Sono già in corso attacchi che sfruttano le vulnerabilità corrette dagli ultimi aggiornamenti di Firefox (arrivato alla versione 35), Flash e Java, per cui non è il caso di perdere tempo: controllate se avete la versione più recente (qui il test per Flash; qui quello per Java) e se necessario aggiornatevi subito scaricando Flash e Java aggiornati (se ne avete bisogno).

Dato che alcuni di questi attacchi funzionano semplicemente convincendo gli utenti di computer vulnerabili a visualizzare una pagina Web appositamente confezionata, è buona cosa impostare Flash in modo che si attivi soltanto sulle pagine di buona reputazione: in Firefox, per esempio, andate in Strumenti - Componenti aggiuntivi (Add-on) - Plugin e impostate Shockwave Flash e Java a “Chiedi prima di attivare”, mentre in Chrome andate in Impostazioni - Mostra impostazioni avanzate - Privacy - Impostazioni contenuti - Plugin - Blocca per impostazione predefinita. Conviene inoltre usare soluzioni come Adblock per bloccare le pubblicità basate su Flash, che possono veicolare alcuni attacchi in corso non ancora bloccati dagli aggiornamenti.
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