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Disinformatico

September 4, 2012 21:00 , by profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Amazon conferma che non cancella tutto quello che dite ad Alexa. Neanche se glielo chiedete

July 5, 2019 6:44, by Il Disinformatico

Alexa, l’assistente vocale di Amazon, non cancella tutte le cose che registra, neppure quando l’utente glielo chiede (con comandi come “Alexa, cancella quello che ho appena detto” oppure “Alexa, cancella tutto quello che ho detto oggi”).

Lo segnala Gizmodo, citando una lettera pubblica del vicepresidente per le politiche pubbliche di Amazon, Brian Huseman, che dice che le trascrizioni automatiche di quello che è stato detto dagli utenti non sempre vengono eliminate. Amazon, dice la lettera, può decidere di conservare questi dati nonostante le richieste di cancellazione delle registrazioni degli utenti se includono per esempio richieste di abbonamento, ordini di pizza, acquisti online, impostazioni di sveglie, o messaggi agli amici.

Huseman spiega che Amazon conserva queste trascrizioni perché, dice, “i clienti non vorrebbero e non si aspetterebbero che la cancellazione della registrazione vocale cancellasse anche i dati di contorno o impedisse ad Alexa di svolgere il compito richiesto.”

Meglio tenerne conto, se usate questo genere di dispositivo: separate i vostri ordini dalle altre cose che dite in casa, sperando che Amazon le archivi altrettanto separatamente e quindi cancelli eventuali conversazioni confidenziali captate dai sensibilissimi microfoni di Alexa.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



TikTok sotto indagine per come gestisce i dati dei bambini

July 5, 2019 6:33, by Il Disinformatico

Naked Security segnala che i responsabili della popolarissima app TikTok (500 milioni di utenti mensili nel mondo) sono sotto indagine nel Regno Unito perché avrebbero violato il regolamento europeo GDPR di tutela dei dati personali, particolarmente dei minori che la usano tantissimo.

Non è la prima volta che TikTok finisce nei guai: a febbraio scorso ha subìto una sanzione storica per aver violato le norme statunitensi sulla tutela dei minori, perché raccoglieva e usava i dati personali di utenti che avevano meno di 13 anni e quindi hanno norme di protezione particolarmente severe (il Children’s Online Privacy Protection Act o COPPA). TikTok, che all’epoca si chiamava Musical.ly, non avvisava i genitori di questa raccolta e utilizzo, non otteneva il loro consenso e soprattutto non cancellava i dati dei minori quando richiesto dai genitori.

Le critiche britanniche riguardano ora il fatto che il sistema di messaggistica è completamente aperto e questo consente agli adulti di contattare i minori, cosa che violerebbe il GDPR che impone una separazione fra attività degli adulti e attività dei minori, con maggiori protezioni per questi ultimi. E i minori che possono essere oggetto di molestie, minacce e ricatti tramite TikTok sono tantissimi: fra gli utenti iPhone, il 50% ha da 13 a 24 anni, mentre fra quelli Android la percentuale sale al 60%. In entrambi i gruppi le ragazze rappresentano più del 70% degli utenti.

Dato che TikTok non sembra agire con sufficiente attenzione per proteggere i suoi giovanissimi utenti, è opportuno che i genitori avvisino i figli di fare attenzione a quello che pubblicano, che potrebbe essere usato contro di loro da bulli e ricattatori, e di tenere privati i propri video, condividendoli soltanto con gli amici davvero fidati, senza cercare popolarità presso sconosciuti che ne approfitteranno.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Mission Moon 3D, le foto lunari in tre dimensioni grazie a Brian May

July 5, 2019 6:12, by Il Disinformatico

Brian May (sì, quel Brian May) e David Eicher di Astronomy Magazine hanno creato Mission Moon 3D, un libro che elabora le foto scattate nello spazio e sulla Luna per crearne versioni 3D grazie al talento digitale di Claudia Manzoni. Lo avevo segnalato in anteprima a novembre scorso, ma torno a parlarne perché ho incontrato gli autori a Starmus, dove è stata effettuata anche una proiezione pubblica di alcune delle immagini alla presenza di alcuni degli astronauti che le scattarono quasi cinquant’anni fa.

May è da sempre appassionato di fotografia tridimensionale e ha già pubblicato Queen in 3-D, un libro che contiene una selezione delle tantissime foto 3D che Brian May ha scattato durante la propria carriera musicale.

Mission Moon 3D contiene 150 foto 3D lunari e spaziali e un piccolo visore 3D, necessario per vedere l‘effetto tridimensionale delle foto. Qui sotto ne vedete alcuni campioni.





In alcuni casi si tratta di un effetto 3D aggiunto artificialmente a una singola fotografia; in altri, invece, esistono coppie di fotografie originali, prese da posizioni leggermente diverse, che consentono di ottenere un effetto 3D reale.

Gli astronauti Apollo scattarono infatti numerose coppie di foto usando la tecnica che chiamavano cha-cha: fare una prima foto, spostare la fotocamera lateralmente di circa sette centimetri (la distanza media fra gli occhi di una persona) e scattarne una seconda. In questo caso la profondità non è aggiunta artificialmente, ma rispecchia fedelmente quella effettiva della scena.

Brian May e David Eicher sono stati così gentili da autografare la mia copia:


Questo è un estratto dall’intervista che ho fatto a May e Eicher per la Radiotelevisione Svizzera e che spero di poter pubblicare presto:

PAOLO: Cosa vi affascina della Luna così tanto da avervi spinto a creare un libro di immagini 3D dedicato ad essa, "Mission Moon 3D"?

BRIAN MAY: È una celebrazione della prima avventura dell'uomo nel raggiungere un altro corpo celeste. La Luna è quello più vicino a noi, è la sorellina della Terra, in un certo senso, nessuno aveva mai lasciato questo pianeta per mettere piede altrove. Quindi è la celebrazione di 50 anni di questa incredibile avventura che fu il progetto Apollo e che culmina con Apollo 11, l'allunaggio vero e proprio. Ed è per questo che ci piace, giusto?

DAVID EICHER: Sì, è per questo che ci piace! Non solo è vicina, ma le sue rocce sono molto simili a quelle della Terra. Questo è un indizio, emerso dalle missioni Apollo, che le sue origini sono legate alla Terra.

BRIAN MAY: La Luna ha una grande influenza in così tanti modi. Controlla le maree, ha sicuramente un influsso sul comportamento umano, ed è in cielo a darci luce argentea quando cala il sole. Ha ispirato un milione di canzoni d'amore e ha un ruolo importantissimo nella vita di ogni persona. E questi uomini hanno camminato sulla Luna e questo è tuttora incredibile per me; non avrei mai pensato di vederlo accadere nel corso della mia vita.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Ho fatto Moonbounce!

July 5, 2019 6:09, by Il Disinformatico

Mentre ero al festival della comunicazione scientifica Starmus, a Zurigo, ho fatto un Moonbounce: la mia voce è stata mandata in tempo reale via Internet al radiotelescopio di Dwingeloo, nei Paesi Bassi, e da lì è stata trasmessa via radio verso la Luna.

Viaggiando alla velocità della luce, il segnale radio ha raggiunto la Luna circa un secondo e un quarto più tardi ed è stata riflessa dalla superficie lunare, tornando indietro verso la Terra un altro secondo e un quarto più tardi, ed è stata ricevuta dal radiotelescopio. Questo è il risultato:


L’esperimento è stato organizzato da Martine-Nicole Rojina, del progetto SisterMoon, ed è aperto a tutti: se visitate il sito FirstSteps.space, il 20 luglio potrete inviare anche voi la vostra voce verso la Luna.

Trovatevi qualcosa di molto breve da dire, oppure dividete la vostra frase in spezzoni molto corti, e otterrete un ricordo molto speciale del cinquantenario del primo allunaggio.

Fra l’altro, il tempo di andata e ritorno del segnale consente di misurare con discreta precisione la distanza corrente fra Terra e Luna. Nel mio caso, il segnale ci ha messo esattamente 2,549 secondi ad andare e tornare.


In questo tempo il segnale radio, viaggiando alla velocità della luce, ha coperto 764.170 chilometri. Dividendo per due si ottiene 382.085 chilometri, che è un valore abbastanza vicino a quello della distanza della Luna calcolata da WolframAlpha al momento del mio Moonbounce, ossia 392.032 chilometri.

Ma siccome la distanza calcolata è da centro a centro, bisogna sottrarre da questo valore 6.371 di raggio terrestre e 1737 km di raggio lunare, per cui si ottiene una distanza da superficie a superficie di 383.924 km (non tengo conto qui del fatto che al momento del Moonbounce il radiotelescopio non si trova nel punto della superficie terrestre più vicino alla Luna ma è leggermente più lontano a causa della curvatura terrestre). Niente male, come precisione.
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Foto spettacolare dell’eclissi di Sole

July 4, 2019 4:36, by Il Disinformatico


La foto, scattata da Ted Hesser in Cile, non è un trucco digitale: è stata realizzata scegliendo calcolando in anticipo la posizione precisa e perfetta dalla quale riprendere l’eclissi in modo che il Sole facesse da sfondo agli attori di un film di fantascienza, Nomad. I dettagli, insieme a un video che mostra la realizzazione delle riprese, sono su Gizmodo.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



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