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Disinformatico

September 4, 2012 21:00 , by profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

FAQ: Perché “non credo agli UFO”?

December 15, 2014 0:14, by Unknown

Mi hanno fatto questa domanda talmente tante volte che mi sa che è meglio farla diventare una FAQ. Colgo lo spunto della mail che ho ricevuto da una lettrice, che mi ha chiesto: “In nome di che cosa, secondo lei, gli UFO non esistono? Io non so se esistano o no, e non ho una risposta, ma metto in possibilità l’idea che non siamo soli nell’universo. Non crede che gli ufologi possano avere anche solo uno 0,001% di ragione?”.

Versione breve: UFO e vita nell'universo sono due questioni completamente distinte. C'è vita nell'universo? Credo proprio di sì: non ne ho le prove, ma la scienza mi permette di osare di sperare che ci sia. Questa vita viene a trovarci e gli oggetti che vediamo in cielo e chiamiamo “UFO” sono una sua manifestazione? Credo proprio di no: mancano prove robuste e abbondano invece gli abbagli e gli imbrogli intenzionali. E se qualcuno ha uno 0,001% di ragione, vuol dire che ha il 99,999% di torto, per cui è meglio lasciarlo perdere.


Versione lunga: Non ho mai detto che “gli UFO non esistono” e non mi permetterei mai di farlo, anche perché dovremmo prima metterci d'accordo su cosa intendiamo per “UFO”: qualunque oggetto volante non identificato, oppure specificamente un veicolo extraterrestre?

Se intendiamo un oggetto volante di qualunque genere che non è stato identificato, la mia risposta è che gli UFO esistono eccome: un tafano che passa davanti alla macchina fotografica, una lanterna cinese, il pianeta Giove, un aquilone a LED, la Stazione Spaziale Internazionale sono tutti UFO se non ho informazioni sufficienti a identificarli per quello che sono realmente.

Ma se per “UFO” intendiamo specificamente un veicolo pilotato da esseri intelligenti non terrestri, allora la mia risposta è che non dico affatto che non esistono: sarebbe una presa di posizione arrogante e illogica. Dico solo che finora nessuno dei casi ufologici resi pubblici ha portato prove sufficientemente forti, oggettive ed esaminabili. E per una cosa straordinaria come la scoperta di visitatori extraterrestri che sono tra noi non bastano una testimonianza di un metronotte, una foto sbiadita o un filmato di un'autopsia aliena: servono prove con i controfiocchi. Anche perché in ufologia i ciarlatani, i profittatori, i mitomani, i matti e i Giacobbo abbondano, e molte persone sono sorprendentemente ignoranti su cosa c'è in cielo e come funzionano le videocamere e le fotocamere e prendono facilmente abbagli e vedono quello che vogliono vedere invece di quello che c'è.

Vale insomma la Legge di Sagan: affermazioni straordinarie esigono prove straordinarie. E l'idea che intelligenze aliene scorrazzino nei nostri cieli è un'affermazione spettacolarmente straordinaria, che come tale pretende prove spettacolarmente forti. Che finora non si sono viste. Nessun disco volante che atterra in uno stadio gremito davanti alle telecamere; nessun rapito da alieni che torna a casa con un po' di pelle di ET sotto le unghie; nessun manufatto manifestamente non terrestre e liberamente ispezionabile da esperti. Niente. Solo dicerie e immagini sgranate. E tante, tante, tante falsificazioni intenzionali. Gli ufologi, troppo creduloni e troppo spesso imbroglioni, insieme al loro codazzo di cercatori di gloria e di giornalisti propinatori di scoop facili, hanno reso ridicola la domanda più bella e più angosciante dell'Universo: siamo soli?

A tutti quelli che pensano a un complotto ordito dai potenti della Terra per nasconderci l'esistenza degli alieni dico solo una cosa: non ha senso. Se una civiltà extraterrestre avesse tecnologie talmente avanzate da poter attraversare gli abissi fra le stelle e venirci a trovare, pensate seriamente che una qualunque potenza terrestre potrebbe tenerla sotto il proprio controllo? Sarebbe come pensare che una tribù di guerrieri in canoa possa prendere impunemente il controllo di una portaerei nucleare.

A chi invece dice che la quantità di segnalazioni e di avvistamenti è di per sé prova che qualcosa c'è, ricordo che alla stessa stregua la quantità di segnalazioni dovrebbe farci accettare come realtà le fatine, i demoni, i folletti, i fantasmi e il mostro di Loch Ness. Ma mille abbagli non fanno un fatto. Io, su un tema così importante, chiedo semplicemente prove: non mi sembra una pretesa irragionevole.

Inoltre distinguo molto nettamente la questione dell'esistenza della vita extraterrestre nel cosmo dall'ipotesi di una visita a noi da parte di questa vita extraterrestre. Sto con il parere prevalente della comunità scientifica: considerato che ogni galassia ha almeno cento miliardi di stelle, ciascuna con uno o più pianeti, e che esistono almeno cento miliardi di galassie, è statisticamente molto improbabile – quasi assurdo – che siamo l'unica forma di vita intelligente nel cosmo. Non c'è nulla di speciale o di raro o irripetibile in quello che è successo sulla Terra e che ha portato alla nostra evoluzione ed esistenza attuale. Nulla vieta che sia successo altrove. Ma abbiamo le prove che sia successo? No. Non ancora. Ma le stiamo cercando. Guardiamo l'immensità di quei miliardi di miliardi di mondi e ci sentiamo soli. L'idea che sia tutto deserto rasenta il blasfemo.

Siamo la prima generazione, in tutti i millenni di storia umana, che ha gli strumenti tecnici per guardare al cielo e trovare la risposta a quella domanda meravigliosa e inquietante. Oggi siamo in grado di visitare i mondi vicini e vedere quelli lontani anni luce ed esplorarne le atmosfere alla ricerca dei segni chimici della vita. Possiamo captare segnali di civiltà tecnologiche all'altro capo della nostra galassia e possiamo anche noi mandare i nostri primi incerti messaggi in bottiglia via radio. Non sprechiamo quest'occasione.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Mikko Hypponen (F-Secure): Internet sta andando a fuoco

December 14, 2014 19:51, by Unknown

Mikko ha centrato ancora una volta il problema con grande efficacia: è tempo di smetterla di fingere che tutto vada bene e che si debba continuare a suonare la musica e servire ai tavoli intanto che il locale sta prendendo fuoco. Il “locale”, in questo caso, è Internet, sfruttata come campo di battaglia dagli stati, che con suprema indifferenza spiano tutti e si attaccano a vicenda anche tra alleati europei e dai social network che sembrano sempre più lo zio un po’ troppo guardone. I fanti di questo campo di battaglia siamo noi; il bello è che ci siamo offerti volontari senza renderci conto di cosa stavamo facendo.


Ho chiesto a Hypponen il permesso di preparare una traduzione in italiano del suo discorso e la pubblicherò qui se la sua risposta sarà positiva.


Aggiornamento (2014/12/11) Ho ricevuto il permesso da Mikko, e sto preparando la traduzione.


Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Antibufala: Boyd Bushman, ex dipendente dell'Area 51, in punto di morte ha confessato che gli alieni sono fra noi

December 14, 2014 19:39, by Unknown

Boyd Bushman, ex dipendente della famosa Area 51, è morto il 7 agosto scorso, ma prima di morire ha registrato una videoconfessione nella quale mostra fotografie di esseri extraterrestri e altre chicche ufologiche.

Perlomeno questo è quello che scrivono molte fonti giornalistiche (Blitz Quotidiano, Corriere della Sera (Flavio Vanetti, Il Mattino, Il Gazzettino, l'immancabile Daily Mail), descrivendo Bushmano senza esitazioni o dubbi come uno “scienziato” che ha “conquistato molti brevetti” e che ha lavorato “per aziende appaltatrici della difesa americana, come la Hughes Aircraft, General Dynamics e Texas Instruments”. La fonte di questo curriculum in apparenza di tutto rispetto, però, è una pagina di Wikipedia ora cancellata: nessun'altra credenziale, nessun altro riscontro.

Ciononostante queste fonti d'informazione riferiscono, in tutta serietà, i racconti di Bushman (anche questi privi di qualunque riscontro): gli alieni, dice, lavorano all'Area 51, sono “umanoidi alti circa 1,5 metri con mani palmate” e sono “impiegati a stretto contatto con gli esseri umani”. Hanno “dita lunghe, piedi palmati, e provengono da un pianeta noto come Quintumnia”, dice Bushman. Nessuna esitazione, neppure un istante d'incredulità, neanche di fronte alla dichiarazione che ci sono alieni “mandriani” e alieni “ladri di bestiame”. Cosa ci facciano col bestiame degli esseri ipertecnologici capaci di attraversare gli immensi spazi interstellari non se lo chiede nessuno.

Per fortuna non tutti sono così disposti a credere sulla parola al primo che passa su Youtube e dice di essere un ex dipendente dell'Area 51 e parla di piedi palmati e alieni mandriani. Il sito antibufala Snopes.com, per esempio, segnala un problemino in tutta questa storia: non solo non c'è nessun riscontro che l'uomo nel video sia davvero chi dice di essere (e che sia morto), ma l'alieno mostrato dal presunto signor Bushman somiglia stranamente a un alieno giocattolo che si compra ai grandi magazzini Walmart.

Secondo le ricerche di RationalWiki, il video (ora rimosso per una contestazione di copyright a da tale Chris Mooney) risale in realtà al 2007 ed è opera di David Sereda, noto sostenitore delle teorie più bislacche. Inoltre emerge un'ipotesi davvero triste, ossia che l'uomo nel video sia davvero un ex addetto ai lavori del settore aerospaziale (nel quale non mancano, come in ogni altro campo, persone che credono alle tesi più stravaganti) e che sia stato gabbato crudelmente per anni da colleghi che gli hanno fornito finte prove di incontri alieni per venire incontro alle sue idee strampalate.

Sia come sia, ancora una volta siamo alle solite: tante chiacchiere, tanto fumo, tanti raggiri, tanta voglia di credere, ma nessuna prova concreta per un argomento così importante come l'esistenza e il contatto con altre entità intelligenti. Sono casi come questo che rendono poco credibile tutto il settore dell'ufologia, perché invece di essere liquidati per mancanza di prove vengono diffusi acriticamente e anzi promossi come se fossero rivelazioni inoppugnabili.
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Firefox 34 include videochat senza plug-in; addio Skype?

December 14, 2014 18:30, by Unknown

La versione 34 di Firefox, attualmente disponibile per lo scaricamento gratuito, ha parecchie novità, fra le quali spicca in particolare la funzione Hello, che consente di fare e ricevere videochiamate via Internet direttamente all'interno del browser, senza dover quindi ricorrere ad applicazioni esterne o a plug-in.

La funzione è gratuita ed è compatibile con qualunque browser che supporta WebRTC (quindi anche Chrome e Opera) e si può usare senza dover creare account (ma avere un account Firefox offre accesso a maggiori funzionalità).

Per usare Hello, cliccate sul suo pulsante nella barra strumenti di Firefox: se non lo trovate, leggete queste istruzioni; se non bastano, digitate about:config nella barra degli indirizzi e cambiate il parametro loop.throttled a false, riavviate Firefox e rieseguite le suddette istruzioni.

Una volta attivata la funzione Hello, per avviare una conversazione si manda all'interlocutore (per esempio via mail) il link generato da Hello; l'interlocutore clicca sul link ricevuto e il gioco è fatto. I link sono riutilizzabili, e se entrambi i partecipanti hanno un account Firefox esiste anche la chiamata diretta. Tutti i dettagli sono nel blog ufficiale di Mozilla (anche qui).

L'arrivo delle chiamate audio e video direttamente all'interno del browser potrebbe essere un duro colpo per gli altri operatori di videochiamata, come Skype; se il servizio risulta semplice e affidabile, molti utenti potrebbero preferire Firefox Hello perché non comporta nessuna installazione di app aggiuntive, di cui poi occorre fare la manutenzione e l'aggiornamento.
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Antibufala: l’OMS accusata di sterilizzare di nascosto le donne in Kenya tramite i vaccini

December 14, 2014 14:00, by Unknown

Ho pubblicato su Le Scienze di questo mese (n. 556) un'indagine su un'accusa gravissima lanciata, fra l'altro, da Tempi.it qui e qui a firma di Benedetta Frigerio e in Canton Ticino dal Giornale del Popolo qui: le vaccinazioni antitetaniche, si dice, servirebbero in realtà per sterilizzare clandestinamente le donne del Kenya.

Diffondere fandonie di questo genere ha effetti assolutamente devastanti sulla lotta alle malattie in questi paesi nei quali ancora si muore di tetano. Prima di scriverle, bisognerebbe riflettere e documentarsi.

Per i dettagli vi rimando a Le Scienze, ma pubblico qui i link ad alcuni dei documenti di riferimento che ho utilizzato e che spiegano bene i meccanismi mentali e i pregiudizi che hanno portato ad alimentare una bufala che sta costando la vita a tante donne e ai loro figli: il tetano neonatale, che verrebbe debellato dal vaccino osteggiato, ha causato la morte di 550 bambini soltanto in Kenya nel 2013.

Damage to Immunisation Programmes from Misinformation on Contraceptive Vaccines, J Milstien, P D Griffin, J W Lee.

WHO, TT Vaccine Controversy by the Catholic Church of Kenya, 10 novembre 2014.

Does the Kenyan UNICEF Tetanus Vaccine contain HCG and make women infertile? (Rational Catholic Blog).

Fresh medical tests set to clear up controversy on tetanus vaccine, 11 novembre 2014.


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