Tempo di riepiloghi di fine anno per Facebook e Twitter; Instagram supera Twitter
December 12, 2014 8:08Si avvicina la fine dell'anno e quindi scatta il rituale del riepilogo celebrativo degli eventi che hanno definito il 2014. A questo passaggio obbligato non si sottrae Facebook, con un video e una serie di pagine che notano, per esempio, che il campionato mondiale di calcio tenutosi in Brasile è stato l'evento di cui si è parlato di più su Facebook dalla sua nascita, ma ricordano anche la lotta al virus Ebola, la scomparsa di Robin Williams, l'Ice Bucket Challenge (17 milioni di video per richiamare l'attenzione sulla SLA) e molti altri eventi positivi e negativi. Facebook attinge anche ai suoi immensi database per elencare i temi e luoghi più citati dell'anno per ciascun'area linguistica.
Anche Twitter rispetta questa tradizione qui, giocando prevedibilmente con gli hashtag più popolari ripartiti per mese e per lingua (italiano qui; altre lingue) e aggiungendo i “5 momenti top” di vari personaggi ritenuti significativi per il loro impatto via Twitter. Un momento significativo, però, manca nella classifica di Twitter: quello del suo superamento da parte di Instagram, che dichiara di aver raddoppiato il numero dei propri iscritti nel giro di un anno. Ora sono 300 milioni e pubblicano oltre 70 milioni di foto e video ogni giorno, lasciandosi dietro gli iscritti a Twitter, che sono 284 milioni. Un'immagine vale più di mille parole e un selfie sgranato vale più di 140 caratteri.
“All About That Space”: la NASA mostra come si fa comunicazione
December 12, 2014 6:30Il video è frutto del volontariato dei giovani che lavorano al Johnson Space Center della NASA ed è basato ovviamente su All About That Bass di Meghan Trainor.
Questo è il testo adattato, opera di Sarah Schlieder:
Because you know
I’m all about that space
‘Bout that space, space travel.
I’m all about that space
‘Bout that space, space travel.
I’m all about that space
‘Bout that space, space travel.
I’m all about that space
‘Bout that space
Yeah, it’s pretty clear, I ain’t commercial crew
But I can launch it, launch it
Like I’m supposed to do
‘Cause I got that boom boom that all the Astros chase
And all the space flight to all the right places
I see Orion crew workin’ that ship nonstop
We know we goin’ far
Now put that LAS on top
If you got boosters boosters, just raise ‘em up
‘Cause every spacecraft needs propulsion
From the bottom to the top
Hey, they’re working so hard, don’t you love these NASA guys?
They will take us so far the first time that Orion flies.
You know we travellin’ to deep destinations ‘fore to long,
So if that’s what you’re into then join in and ride along.
Because you know I’m
All about that space
‘Bout that space, space travel
I’m all about that space
‘Bout that space, space travel
I’m all about that space
‘Bout that space, space travel
I’m all about that space
‘Bout that space
Hey!
I’m bringing rockets back
Go ahead and tell the whole world that
We’re doing exploration. Come on, board it stat
We’re ready for liftoff
Every spacecraft needs propulsion from the bottom to the top.
Hey they’re working so hard, don’t you love these NASA guys?
They will take us so far the first time that Orion flies.
You know we’re travellin’ to deep destinations ‘fore to long,
So if that’s what you’re into then join in and ride along.
Because you know I’m
All about that space
‘Bout that space, space travel
I’m all about that space
‘Bout that space, space travel
I’m all about that space
‘Bout that space, space travel
I’m all about that space
‘Bout that space
Because you know I’m
All about that space
‘Bout that space, space travel
I’m all about that space
‘Bout that space, space travel
I’m all about that space
‘Bout that space, space travel
I’m all about that space
‘Bout that space
Because you know I’m
All about that space
‘Bout that space, space travel
I’m all about that space
‘Bout that space, space travel
I’m all about that space
‘Bout that space, space travel
I’m all about that space
‘Bout that space
‘Bout that space, ‘bout that space
Hey, hey, ooh
You know you love that space.
Che fine ha fatto il mio Bucket Challenge? Eccolo
December 12, 2014 5:28Mi rendo conto solo ora, durante il classico riepilogo di fine anno, che ho dimenticato di postare il Bucket Challenge che avevo realizzato all'epoca di questa mania. Rimedio subito. Non aspettatevi grandi cose, avevo pochi minuti ed è venuto com'è venuto.
Debutta la Bufalopedia
December 11, 2014 14:52Nelle scorse settimane ho riorganizzato l'elenco-catalogo delle mie indagini antibufala e l'ho pubblicato presso Bufalopedia.blogspot.com. Lo scopo della Bufalopedia è creare un sito di rapida consultazione, più leggero del Disinformatico e più specializzato, che consenta di cercare nelle indagini antibufala in base alle parole chiave (nomi, luoghi, frasi particolari).È ancora incompleto e in crescita, e sicuramente alcuni link non funzionano e la casella di ricerca non restituisce ancora risultati completi, ma ci sto lavorando con l'aiuto dell'amica e collaboratrice Elena Albertini che s'è smazzata il grosso del lavoro di ripubblicazione e catalogazione.
Per ora la Bufalopedia contiene i riferimenti di circa 270 delle oltre 400 indagini che ho svolto in più di dieci anni di attività; il resto dei dati verrà aggiunto man mano. Se ve lo stavate chiedendo, è a questo che servono le etichette catlg e uncatlg che trovate in questo blog: indicano quali indagini sono state già incluse nella Bufalopedia e quali restano da catalogare. E per i nostalgici, sì, i nomi delle etichette provengono dai miei anni di lavoro sui mainframe IBM in CICS/MVS.
Buona lettura!
La piantiamo con questa bufala che Samantha Cristoforetti avrebbe visto un UFO?
December 11, 2014 6:57No, no, no, no, e ancora no: Samantha Cristoforetti non ha visto un UFO. Ha semplicemente visto inaspettatamente, attraverso il piccolo finestrino della sua capsula Soyuz, lo spettacolo della grande Stazione Spaziale Internazionale illuminata dal sole radente, e la sorpresa causata da tanta bellezza improvvisa l'ha fatta esclamare. Lo ha spiegato subito, e con gioia palpabile, nel suo primo diario di bordo dallo spazio. Fine della storia.L'avevo già scritto due settimane fa, sperando di fare prevenzione, ma è servito a poco. La bufala imperversa in Rete e, peggio ancora, sui giornali: quelli dove lavora, in teoria, gente pagata per scrivere notizie, non cazzate. Riprovo a fare chiarezza.
Questo è un brano della diretta, trasmessa la notte fra il 23 e 24 novembre scorsi, dell'arrivo di Sam e dei suoi compagni di viaggio Terry Virts e Anton Shkaplerov alla Stazione Spaziale Internazionale, in orbita a 400 chilometri dalla Terra. L'inquadratura, ripresa da una delle telecamere esterne della Stazione, mostra il veicolo spaziale Soyuz nel quale si trovano i tre astronauti. In questo brano si sente Samantha fare l'esclamazione che ha fatto galoppare le fantasie dei fufologi.
Notate che la Soyuz, nel video, assume rapidamente un colore dorato? È perché il sole sta calando, per via del movimento della Soyuz e della Stazione intorno alla Terra. Lo stesso sta succedendo alla Stazione, grande quanto un campo di calcio, con pannelli solari dorati ampi quanto le ali di un Jumbo Jet. Samantha ha visto questo spettacolo a sorpresa (normalmente l'equipaggio non vede la Stazione dai finestrini durante l'avvicinamento) attraverso uno dei piccoli finestrini del proprio veicolo. La sua esclamazione forse è un po' fuori dai canoni dell'aplomb professionale, ma è sicuramente molto umana, perché Sam ha visto qualcosa di simile a questo:
Ditemi se anche a voi non sarebbe scappato da dire qualcosa.
Quindi piantatela, ufologi e giornalisti da quattro soldi, di scrivere che forse Sam ha visto un veicolo extraterrestre o un oggetto non identificato. Non l'ha visto. Ha visto di meglio: s'è trovata davanti agli occhi una testimonianza spettacolare dell'ingegno umano. Ha visto una casa che sta nello spazio.
E soprattutto vergognatevi di insinuare che Samantha stia mentendo per coprire una congiura che esiste soltanto nella vostra mente troppo piccola. Siete così stupidi che pur di adattare la realtà alle vostre piccole fantasie popolate di omini verdi che svolazzano segretamente siete disposti a scrivere che un'astronauta italiana è una bugiarda. Siete così ottusi che non riuscite a concepire che una persona possa meravigliarsi perché finalmente, dopo anni di faticoso addestramento, dopo aver rischiato la vita cavalcando un missile con trecento tonnellate di propellente infiammabile lanciato a ventottomila chilometri l'ora, vede di botto la magnifica destinazione che ha sognato di raggiungere per una vita, e la vede oltretutto nella luce più bella che le poteva capitare. Forse non ci riuscite perché la massima destinazione che riuscite a concepire è la porta dell'ufficio stipendi.
Sto parlando a te, Flavio Vanetti, e alla redazione del Corriere della Sera che è responsabile di ospitare queste tue parole: “a me suona tanto di bugia confezionata ad hoc”. Sto parlando a voi, Angelo Carannante ed Ennio Piccaluga, che esternate i vostri “dubbi sulla frettolosa spiegazione che ha dato del suo avvistamento ufo”. Che menti minuscole che avete: così ristrette che dovete sminuire tutti e misurarli col vostro metro. È colpa vostra, e soltanto vostra, se un argomento così bello e profondo come la vita extraterrestre è diventato una barzelletta.

#chetempochefa@fabfazio Ufo? Moltissimi e di ogni tipo! Tutti poi prontamente identificati con codice a barre nell’inventario di bordo.
— Sam Cristoforetti (@AstroSamantha) 6 Dicembre 2014