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Disinformatico

4 de Setembro de 2012, 21:00 , por profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Attenzione al falso “concorso Manor” di San Valentino: è spam che riempie il telefono di pubblicità

18 de Fevereiro de 2023, 16:19, por Il Disinformatico

In Svizzera sta circolando un finto concorso apparentemente associato alla notissima catena di grandi magazzini Manor. Non condividete il link al “concorso”: è spam.

Il link in questione è http://lever***scramble.cn/Manor-v2w/tb.php?oo=zo1676573320813 (con age al posto dei tre asterischi), che porta poi a 50xun9d(punto)cn. Già il suffisso CN, che indica la Cina, dovrebbe far riflettere: perché mai Manor dovrebbe gestire i suoi concorsi attraverso un sito cinese? Ma forse gli utenti distratti non si accorgeranno del suffisso .cn, visivamente abbastanza simile a .ch, e i truffatori contano proprio sulla disattenzione delle vittime.

Il “concorso” dapprima fa fare un gioco (che in realtà è truccato, per cui si “vince” sempre) e poi chiede di mandare una copia del link/invito ad almeno 20 contatti su WhatsApp o Messenger per poter accedere ai “premi”, che ammonterebbero (dicono i truffatori) a 2000 franchi. Se mandiamo questo link/invito, esponiamo i nostri amici e colleghi alla stessa trappola, di cui probabilmente si fideranno perché arriva da una persona di cui si fidano.


 

In realtà ho visto che non c'è bisogno di mandare questi inviti: se si clicca tante volte si passa lo stesso al livello successivo. La barra di progressione alla fine arriva al 100% senza aver dato i contatti di nessuno.


Dopo aver chiesto di “registrare” un’app, inizia il bombardamento pubblicitario. La truffa sembra considere proprio in questo: sfruttare un nome molto conosciuto (quello della Manor) per sembrare credibili e convincere il maggior numero possibile di persone a seguire le istruzioni e condividere il link, in modo da incassare denaro per la visualizzazione di pubblicità.

Ovviamente Manor, che ha già smentito ogni legame con questo “concorso”, ne può subire un danno reputazionale. 

Ho già segnalato a Google il sito truffaldino; chiedo anche a voi di fare altrettanto usando l’apposita opzione del vostro browser oppure andando a questo link per Firefox.

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.


Falla nella navicella cargo russa Progress, aggiornamenti

18 de Fevereiro de 2023, 9:20, por Il Disinformatico

Il veicolo spaziale cargo russo Progress MS-21, che aveva sviluppato una perdita esterna nel sistema di raffreddamento mentre era attraccato alla Stazione Spaziale Internazionale l’11 febbraio 2023, è stato sganciato dalla Stazione ieri (17 febbraio 2023).

Dopo lo sgancio, la Progress è stata ruotata di 180 gradi per fotografare la zona nella quale si era verificata la perdita di refrigerante nel modulo orbitale del veicolo. Roscosmos dice di non aver rilevato danni visibili e ha deciso inizialmente di non iniziare la procedura di rientro distruttivo normalmente prevista per tutti i veicoli Progress e ha valutato l’idea di riattraccarla al modulo russo Prichal della Stazione per consentire indagini più approfondite, ma poi la Commissione di Stato ha deciso di procedere con il rientro, che inizierà alle 03:15 UTC del 19 febbraio 2023.

Le foto qui sotto mostrano quella che sembra essere una chiazza di colore arancione legata alla perdita, ma non è confermato che si tratti di un effetto della perdita in questione, dato che un effetto analogo è visibile nelle immagini di altre navicelle Progress.

Undocking of the Progress-MS21 cargo craft shows the location of the coolant leak. The orange material visible on the white radiator. pic.twitter.com/TFhpFCwx50

— Space Shuttle Almanac (@ShuttleAlmanac) February 18, 2023

More photos of the similar contamination on different Progress cargo ships: https://t.co/rx6pJkHTsj pic.twitter.com/ZZYzqjNujR

— Katya Pavlushchenko (@katlinegrey) February 18, 2023

Fonte: Roscosmos tramite Katya Pavlushchenko.

Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.


Twitter rende a pagamento l’autenticazione via SMS. Cosa potrà mai andare storto?

18 de Fevereiro de 2023, 7:59, por Il Disinformatico
Ricevo numerose segnalazionidi un annuncio di Twitter, secondo il quale l’autenticazione tramite SMS verrà riservata prossimamente agli utenti paganti.

L’annuncio dice che “Solo gli abbonati a Twitter Blue”, la versione a pagamento di Twitter, “possono utilizzare gli SMS come metodo di autenticazione a due fattori. La sua rimozione richiederà solo qualche minuto. Puoi ancora utilizzare l’app per l’autenticazione e i token di sicurezza come metodi di autenticazione.” L’avviso indica la data del 19 marzo come termine ultimo: “Per non perdere l’accesso a Twitter, rimuovi l’autenticazione a due fattori tramite SMS entro la seguente data: 19 mar 2023”.

La nuova regola è stata annunciata ufficialmente con un tweet di @TwitterSupport il 18 febbraio 2023 ed è descritta in dettaglio in questa pagina del blog di Twitter, con la giustificazione che “purtroppo abbiamo visto che l’autenticazione a due fattori basata sul numero di telefono viene usata e abusata da attori ostili. Per cui a partire da oggi non permetteremo più agli account di iscriversi al metodo di autenticazione a due fattori basato su SMS a meno che siano abbonati a Twitter Blue” (“unfortunately we have seen phone-number based 2FA be used - and abused - by bad actors. So starting today, we will no longer allow accounts to enroll in the text message/SMS method of 2FA unless they are Twitter Blue subscribers”).

Suona un po’ assurdo dire che una forma di autenticazione più debole è riservata agli utenti paganti (che hanno di più da perdere), ed è facile interpretare questa novità come un altro disperato tentativo di incentivare gli utenti a usare la versione a pagamento di Twitter (cosa che finora, a quanto pare, hanno fatto meno di 200.000 persone negli Stati Uniti). Ma va anche detto che l’autenticazione via SMS è poco sicura e andrebbe rimpiazzata, comunque e dovunque, dall’autenticazione tramite app apposita o tramite token.

Purtroppo mi aspetto che invece la pigrizia della massa degli utenti, di fronte alla scelta fra 

a) pagare per continuare come prima 

b) capire, installare, configurare e attivare l’autenticazione tramite app

sarà quasi sempre

c) levare del tutto l’autenticazione e usare solo la password, tanto cosa vuoi che mi succeda

Secondo le ricerche di Rachel Tobac, meno del 3% degli utenti di Twitter ha una qualunque forma di autenticazione a due fattori, e di quel 3% scarso il 74% usa gli SMS. L’ondata di furti di account è quindi inevitabile.

Se cercate un’app di autenticazione, potete provare Authenticator di Google (Android e iOS) oppure Authy.


Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.


Twitter rende a pagamento l’autenticazione via SMS

18 de Fevereiro de 2023, 7:19, por Il Disinformatico

Ricevo numerose segnalazioni di un annuncio di Twitter, secondo il quale l’autenticazione tramite SMS verrà riservata prossimamente agli utenti paganti. 

L’annuncio dice che “Solo gli abbonati a Twitter Blue”, la versione a pagamento di Twitter, “possono utilizzare gli SMS come metodo di autenticazione a due fattori. La sua rimozione richiederà solo qualche minuto. Puoi ancora utilizzare l’app per l’autenticazione e i token di sicurezza come metodi di autenticazione.” L’avviso indica la data del 19 marzo come termine ultimo: “Per non perdere l’accesso a Twitter, rimuovi l’autenticazione a due fattori tramite SMS entro la seguente data: 19 mar 2023”.

La nuova regola è citata ufficialmente in questa pagina del blog di Twitter, con la giustificazione che “purtroppo abbiamo visto che l’autenticazione a due fattori basata sul numero di telefono viene usata e abusata da attori ostili. Per cui a partire da oggi non permetteremo più agli account di iscriversi al metodo di autenticazione a due fattori basato su SMS a meno che siano abbonati a Twitter Blue” (“unfortunately we have seen phone-number based 2FA be used - and abused - by bad actors. So starting today, we will no longer allow accounts to enroll in the text message/SMS method of 2FA unless they are Twitter Blue subscribers”).

Suona un po’ assurdo dire che una forma di autenticazione più debole è riservata agli utenti paganti (che hanno di più da perdere), ed è facile interpretare questa novità come un altro disperato tentativo di incentivare gli utenti a usare la versione a pagamento di Twitter (cosa che finora, a quanto pare, hanno fatto meno di 200.000 persone negli Stati Uniti). Ma va anche detto che l’autenticazione via SMS è poco sicura e andrebbe rimpiazzata, comunque e dovunque, dall’autenticazione tramite app apposita o tramite token.

Purtroppo mi aspetto che invece la pigrizia della massa degli utenti, di fronte alla scelta fra 

a) pagare per continuare come prima 

b) capire, installare, configurare e attivare l’autenticazione tramite app

sarà quasi sempre

c) levare del tutto l’autenticazione e usare solo la password, tanto cosa vuoi che mi succeda

L’ondata di furti di account è quindi inevitabile.

Se cercate un’app di autenticazione, potete provare Authenticator di Google (Android e iOS) oppure Authy.


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Stasera (16/2) alle 21.10 parliamo di cybersicurezza alla RSI

17 de Fevereiro de 2023, 17:02, por Il Disinformatico

Questa sera la puntata di Falò (RSI La1, 21.10) è dedicata interamente alla sicurezza informatica; gli ospiti sono
Alessandro Trivilini, responsabile Servizio informatica forense SUPSI, e in collegamento da Losanna Solange Ghernaouti, professoressa all'Università di Losanna ed esperta internazionale in materia di sicurezza informatica e cyberdifesa.
 
Faccio capolino anch’io nel primo servizio, che racconta episodi locali di ransomware, CEO fraud e truffe basate sulle iscrizioni a servizi premium sui telefonini (spiegate con l’aiuto delle esperte dell’ACSI). 
 
Nel secondo servizio, invece, parla in particolare Riccardo Brigatti, ethical hacker ticinese di InTheCyber Group, che spiega dettagliatamente le tecniche di ricognizione e di attacco informatico alle aziende, viene presentato il gruppo di pronto intervento informatico ticinese SOS Cyber, si parla poi della nuova legge svizzera sulla protezione dei dati.

Nel terzo servizio, infine, vengono raccontati casi di doppia truffa: le vittime di una truffa informatica vengono contattate da persone che dicono di volerle aiutare ma sono in realtà ulteriori truffatori, specialmente nel campo delle criptovalute.

La puntata è disponibile qui su Play RSI. Potrebbero esserci restrizioni geografiche per chi sta fuori dalla Svizzera.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



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