Disinformatico radio: Datagate, WeChat, roaming dati, password riciclate in UE e rubate ad Adobe, truffe su Linkedin, Doctor Who, allegati a rischio
December 4, 2013 21:30 - no comments yetL'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Venerdì scorso è andata in onda una nuova puntata del Disinformatico radiofonico che faccio per la Radiotelevisione Svizzera: se vi interessa, il podcast è scaricabile. C'è anche quello della puntata precedente, che non ho fatto in tempo a segnalare in questo blog. In queste due puntate ho toccato gli argomenti che segnalo qui sotto e per alcuni dei quali ho scritto i consueti articoli d'accompagnamento.
Datagate: il mito di non avere niente da nascondere. Molti hanno interpretato il Datagate, la fuga di notizie riguardanti le intercettazioni a tappeto effettuate dall'NSA statunitense, come un problema che riguarda soltanto terroristi, criminali e politici. Safe and Savvy, un blog dedicato alla sicurezza informatica e gestito da F-Secure, ha pubblicato un articolo che smonta il mito diffuso secondo il quale soltanto i disonesti hanno qualcosa da nascondere e quindi chi è onesto non si dovrebbe preoccupare di essere sorvegliato. Insieme a Luigi Rosa ne ho preparato una traduzione in italiano. È interessante notare come delle considerazioni a prima vista puramente tecniche abbiano delle implicazioni sociali così profonde.
WeChat, risultati delle prove di stalking. Insieme agli ascoltatori ho provato a vedere quanto è facile localizzare un utente di WeChat. Risultato: decisamente troppo facile. I dettagli sono in questo articolo e altre info sono qui.
Addebiti per trasmissione dati in roaming nonostante il roaming fosse disattivato. Ho continuato i test sui costi di roaming (voce e dati) per la trasmissione Patti chiari e confermo (insieme ad altri utenti) il fenomeno del roaming dati effettuato (con conseguente addebito) nonostante il roaming dati fosse disattivato. Se volete darmi una mano e conoscere i particolari, date un'occhiata a questo articolo.
Internauti europei: tre su quattro usano la stessa password per più siti. Un sondaggio pubblicato dall'Eurobarometro rivela un quadro della sicurezza informatica europea ben poco confortante. Il link per scaricarlo e alcuni dati salienti sono in questo mio articolo.
Password di Adobe rubate: come sapere se siete a rischio. Adobe s'è fatta soffiare milioni di password degli utenti che hanno registrato la propria copia del software dell'azienda. Meglio verificare se siete fra i derubati (dettagli).
La truffa dell'“assistente finanziario” su Internet: come riconoscerla. Anche siti di buona reputazione come LinkedIn contengono inserzioni dall'aria rispettabile, che però corrispondono a riciclatori di denaro rubato: ecco come riconoscerle ed evitare di finire per fare i ricettatori.
Ho anche celebrato i 50 anni di Doctor Who (ai quali Google ha dedicato un Doodle eccezionale) e segnalato il rischio degli allegati protetti da password usati per disseminare malware come Cryptolocker.
Disinformatico radio: Datagate, WeChat, roaming dati e password riciclate in UE
December 4, 2013 17:21 - no comments yetVenerdì scorso è andata in onda una nuova puntata del Disinformatico radiofonico che faccio per la Radiotelevisione Svizzera: se vi interessa, il podcast è scaricabile.
Datagate: il mito di non avere niente da nascondere. Molti hanno interpretato il Datagate, la fuga di notizie riguardanti le intercettazioni a tappeto effettuate dall'NSA statunitense, come un problema che riguarda soltanto terroristi, criminali e politici. Safe and Savvy, un blog dedicato alla sicurezza informatica e gestito da F-Secure, ha pubblicato un articolo che smonta il mito diffuso secondo il quale soltanto i disonesti hanno qualcosa da nascondere e quindi chi è onesto non si dovrebbe preoccupare di essere sorvegliato. Insieme a Luigi Rosa ne ho preparato una traduzione in italiano. È interessante notare come delle considerazioni a prima vista puramente tecniche abbiano delle implicazioni sociali così profonde.
WeChat, risultati delle prove di stalking. Insieme agli ascoltatori ho provato a vedere quanto è facile localizzare un utente di WeChat. Risultato: decisamente troppo facile. I dettagli sono in questo articolo.
Addebiti per trasmissione dati in roaming nonostante il roaming fosse disattivato. Ho continuato i test sui costi di roaming (voce e dati) per la trasmissione Patti chiari e confermo (insieme ad altri utenti) il fenomeno del roaming dati effettuato (con conseguente addebito) nonostante il roaming dati fosse disattivato. Se volete darmi una mano e conoscere i particolari, date un'occhiata a questo articolo.
Internauti europei: tre su quattro usano la stessa password per più siti. Un sondaggio pubblicato dall'Eurobarometro rivela un quadro della sicurezza informatica europea ben poco confortante. Il link per scaricarlo e alcuni dati salienti sono in questo mio articolo.
Cometa ISON data per spacciata, ma qualcosa riemerge dal tuffo verso il Sole
November 28, 2013 22:13 - no comments yet![]() |
Credit: NASA / ESA / SOHO / Emily Lakdawalla |
Poche ore fa la cometa ISON ha raggiunto la distanza minima dal Sole (il circolo bianco al centro di quest'animazione) e per un po' si è temuto che si fosse disintegrata. Ma le immagini più recenti sembrano mostrare che qualcosa è rimasto. L'animazione, davvero spettacolare, viene dal blog di Emily Lakdawalla su Planetary.org.
Roberto Formigoni ritwitta chiappe: lezione di sicurezza informatica
November 27, 2013 23:31 - no comments yetL'immagine qui accanto è un campione di quello che ha ritwittato Roberto Formigoni, Presidente della commissione Agricoltura del Senato italiano, poche ore fa. Si è giustificato tweetando “Scusate tanto ,ma qualche scemo mi sottratto telefonino e mi ha fatto scherzo di pessimo gusto.”Ilarità a parte, l'incidente dimostra che il concetto di sicurezza dei dispositivi digitali non è ancora ben chiaro a chi governa e fa politica. Stavolta è andata bene (se vogliamo dare per buona la giustificazione di Formigoni): solo (si fa per dire) retweet di siti porno decisamente ridicoli e imbarazzanti.
Ma sarebbe stato altrettanto facile iniettare malware di ogni genere su quel telefonino (ammesso che i tweet non siano causati appunto di malware che fa spamming). O rubarne la rubrica con i numeri. O copiarne i messaggi e le mail private. Magari fare una richiesta di reset delle password per i siti e i servizi usati da Formigoni e colleghi e prenderne il controllo, leggerne il contenuto, postare notizie false devastanti. In confronto a quello che sarebbe stato possibile fare, ritwittare a 68.417 follower due chiappe che abbracciano un palo è davvero niente.
Insomma, uno smartphone andrebbe trattato con la stessa cura che si ha per le chiavi di casa e il portafoglio: non va mai lasciato incustodito, perché offre accesso a troppe informazioni sensibili. Speriamo che la lezione sia stata imparata.
Beppe Grillo prende(va) in giro i seguaci delle scie chimiche
November 27, 2013 20:09 - no comments yetIl video è di qualche tempo fa: sentite come sbeffeggia senza pietà chi crede alle scie chimiche. Sarebbe interessante sentire da lui cosa gli ha fatto cambiare idea, visto che nel suo movimento adesso accoglie sciachimisti e complottisti d'ogni genere.
Grazie a Giornalettismo per la chicca.