Momo non c'è più
Aprile 19, 2019 4:59![]() |
Credit: The Sun. |
Momo era una scultura creata dall’artista giapponese Keisuke Aiso e presentata a una mostra d’arte a Tokio nel 2016. In realtà non si chiamava Momo, ma Mother bird (“uccello madre”) e rappresentava un ubume, una sorta di fantasma secondo la mitologia giapponese. L’immagine della scultura è stata poi ripresa su Reddit e diffusa come meme.
Ai primi di marzo scorso, Aiso ha dichiarato a The Sun (che non linko qui perché l’articolo è pieno di immagini sensazionaliste basate su Momo) che l’opera stava marcendo e cadendo a pezzi e quindi l’ha gettata via l’anno scorso. Ha dichiarato che “i bambini possono stare tranquilli che Momo è morta. Non esiste e la maledizione non c’è più”. O più precisamente, la maledizione non è mai esistita.
Fonte: Kotaku.
Smartphone pieghevoli si piegano un po' troppo. E si rompono
Aprile 19, 2019 3:14Samsung ha ottenuto un bel po’ di pubblicità gratuita quando ha presentato in pompa magna il suo smartphone con schermo pieghevole, il Samsung Galaxy Fold. Veder concretizzare un’idea che per anni è sembrata pura fantascienza è stato spettacolare. Anche il prezzo del dispositivo è stato sensazionale: poco meno di duemila dollari.
Questa pubblicità gratuita è diventata un autogol quando Samsung ha iniziato a dare i primi esemplari del Galaxy Fold ad alcuni giornalisti affinché ne scrivessero delle recensioni. Non è andata come sperato: Dieter Bohn, su The Verge, ha pubblicato le foto del suo Fold con lo schermo rotto dopo un solo giorno di utilizzo.
Lo stesso hanno fatto altri giornalisti recensori, mostrando i loro Samsung Galaxy Fold con lo schermo pieghevole rotto a metà.
After one day of use... pic.twitter.com/VjDlJI45C9— Steve Kovach (@stevekovach) 17 aprile 2019
In alcuni casi i giornalisti hanno rimosso per errore una pellicola protettiva che hanno intepretato erroneamente come una protezione temporanea fatta per essere tolta, ma in altri la rottura totale dello schermo è avvenuta anche senza togliere la pellicola.
Considerato che mancano due settimane scarse alla messa in commercio di questo smartphone pieghevole (il 26 aprile) e che i preordini sono numerosissimi, sarà interessante vedere come Samsung gestirà il problema a livello tecnico. Gli schermi OLED flessibili che usa stanno dimostrando di deformarsi e guastarsi proprio lungo la linea di piegatura, e questo non sembra un difetto facile da risolvere, nonostante le dichiarazioni di Samsung che lo schermo è in grado di “sopportare oltre 200,000 cicli di piegatura”.
Nel frattempo l’azienda ha risposto con un laconico comunicato stampa nel quale dice che “un numero limitato di esemplari iniziali di Galaxy Fold è stato dato ai media per la recensione. Abbiamo ricevuto alcune segnalazioni riguardanti lo schermo principale sugli esemplari forniti. Ispezioneremo approfonditamente queste unità di persona per determinare la causa della questione.” Ha inoltre accennato alla rimozione della pellicola da parte di alcuni recensori, segnalandola però come questione distinta.
Staremo a vedere. Nel frattempo, per il momento lo smartphone pieghevole sembra un miraggio ancora lontano, e oltretutto di dubbia utilità una volta superato l’effetto wow iniziale.
Fonti aggiuntive: Ars Technica.
Cialtronate lunari a La7
Aprile 17, 2019 18:15Stasera La7 ha trasmesso La conquista della Luna, nel quale Andrea Purgatori ha furbescamente scelto di parlare degli sbarchi sulla Luna presentando un documentario-parodia pseudocomplottista (Operazione Luna di William Karel, del 2002).Lo ha fatto senza pensare, a quanto pare, a quanta confusione può creare negli spettatori una scelta del genere. Specialmente in quelli che magari si imbattono nel documentario-parodia a trasmissione già iniziata e poi cambiano canale, senza mai essere avvisati che si tratta appunto di una fiction interpretata da volti molto noti della cronaca contemporanea.
Una scelta del genere, proprio in un’epoca dove le fake news imperversano, è a dir poco irresponsabile.
Se volete sapere come stanno realmente le cose, ne parlo qui nel mio libro gratuito online Luna? Sì, ci siamo andati!
Se volete far sapere educatamente a La7 e a Purgatori cosa ne pensate di queste scelte ingannevoli di disinformazione, li trovate qui (Purgatori) e qui (La7) su Twitter.
Domani (18 aprile) a Colnago si parla di Luna in maniera insolita
Aprile 17, 2019 16:24Domani sera (18 aprile) alle 21 a Colnago ci sarà uno spettacolo dedicato alla Luna al quale ho contribuito: è un esperimento di Luca Sormani e Stefano Tamburrini, che hanno preso spunto dal mio libro Luna? Sì, ci siamo andati! e da altri libri dedicati ai viaggi lunari per creare uno spettacolo “in equilibrio fra scienza, tecnologia e fantasia” del quale sono consulente (e, in alcune future occasioni, partecipante in scena).I loro Diari della Luna debutteranno presso la Villa Sandroni di Colnago. Per maggiori informazioni potete chiamare lo 039/6885004 oppure scrivere a s.tamburrini(chiocciola)cubinrete.it.
Se Amazon origlia, cosa fanno Google e Siri?
Aprile 16, 2019 17:38Se state pensando che Google potrebbe ascoltarvi come fa Amazon con il suo assistente vocale Alexa, avete indovinato. Come spiega Bloomberg, alcuni revisori possono accedere a spezzoni audio dell’Assistente Google per addestrarlo e migliorarlo, ma gli spezzoni non sono associati a informazioni personalmente identificabili e l’audio viene distorto, stando alle dichiarazioni di Google.Se volete gestire le registrazioni vocali di Google, potete consultare le apposite istruzioni, che consentono di eliminare una singola registrazione audio oppure eliminarle tutte.
Anche Siri usa assistenti in carne ossa per verificare che questo assistente vocale abbia capito correttamente le intenzioni dell’utente. Come per Google, le registrazioni ascoltate non contengono informazioni personalmente identificabili e vengono conservate per sei mesi, tenendole associate a un identificativo generato a caso; passati i sei mesi, i dati vengono privati dell’identificativo casuale e possono essere conservati più a lungo per migliorare il riconoscimento vocale di Siri.
Apple non consente all’utente di esaminare le proprie registrazioni o di eliminarle in modo interattivo. Tuttavia è possibile far scorrere verso il basso la schermata “Come posso aiutarti?” di Siri per rivedere le richieste vocali più recenti. Inoltre andando in Impostazioni - Siri e Cerca e toccando Chiedi a Siri e privacy compare un’informativa che include questo suggerimento per cancellare completamente la propria cronologia di richieste vocali:
Puoi scegliere di disattivare Siri o Dettatura in qualsiasi momento. Per disattivare Siri, apri Impostazioni > Siri e Cerca, quindi disattiva le opzioni “Abilita Ehi Siri” e “Premi il tasto Home per Siri” o “Premi il tasto laterale per Siri”. Per disattivare Dettatura, apri Impostazioni > Generali > Tastiera, quindi disattiva “Abilita dettatura”. Se disattivi sia Siri che Dettatura, Apple cancellerà i tuoi dati utente, così come dati di input vocale recenti. I dati di input vocale meno recenti che sono stati dissociati potrebbero essere conservati per certo un periodo di tempo per migliorare le funzionalità generali di Siri, di Dettatura e della dettatura in altri prodotti e servizi Apple. Tali dati di input vocale possono includere file audio e trascrizioni di ciò che hai detto, dati diagnostici correlati, quali le specifiche hardware e del sistema operativo e le statistiche sulle prestazioni e la posizione approssimativa del dispositivo al momento della richiesta.