Vincenzo Borgomeo su Repubblica critica l'auto elettrica. Con uno studio del 2013
марта 2, 2018 11:34Mi state segnalando in tanti l’articolo Ma quanto inquina davvero un'auto elettrica? A volte più del diesel (copia su Archive.is per non regalare clic a Repubblica). Mi manca il tempo di scrivere un articolo dettagliato che smonti questa nuova collezione di luoghi comuni falsi sulle auto elettriche, ma segnalo soltanto una cosa.
Vincenzo Borgomeo cita lo studio “Comparative Environmental Life Cycle Assessment of Conventional and Electric Vehicles”. È la base della sua intera argomentazione. Si dimentica un particolare: un dettagliuzzo, una cosina da nulla. Lo studio è datato 2013. Cinque anni fa. Ma lui scrive “ora è tutto nero su bianco.”
In realtà da allora le cose sono un po’ cambiate nel mondo delle auto elettriche. Già due anni dopo, nel 2015, la Union of Concerned Scientists pubblicava Cleaner Cars from Cradle to Grave, che chiariva che le auto elettriche a batteria, nel loro ciclo di vita complessivo (fabbricazione, uso, smaltimento) generano la metà delle emissioni di un’auto a benzina paragonabile (attenzione ai vari articoli che confrontano una Tesla con una Panda invece che con una berlina di lusso equivalente). Lasciamo stare il confronto con le emissioni complessive di un diesel.
Forse il signor Borgomeo ha difficoltà a distinguere fra impatto ambientale e inquinamento e non coglie la differenza fra inquinare in città con tanti veicoli da controllare uno per uno e inquinare in un luogo centralizzato e ispezionabile (grazie a pgc per la dritta). Lo invito quindi ad andare a proclamare che l’auto elettrica inquina “a volte più del diesel” in centro città nell’ora di punta. Si attacchi al tubo di scappamento di un bel dieselone e mi dica se gli piace quello che respira.
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Che differenza c’è fra www.аpple.com e www.apple.com? Tanta
марта 2, 2018 7:51Graham Cluley segnala un bell’esperimento: riuscite a vedere cosa c’è che non va in аpple.com? Visivamente sembra a posto, ma la A è in cirillico (U+0430) e non è la A standard (U+0061). A occhio non sembra esserci differenza, ma a livello informatico ce n’è tanta.
I criminali informatici lo sanno e la sfruttano per creare siti identici a quelli originali i cui nomi sono visivamente identici a quelli originali. Questa tecnica si chiama IDN homograph attack (IDN sta per internationalized domain name, ossia “nome di dominio internazionalizzato”), e consente di avere un sito che si chiama xn–pple-43d.com ma che viene visualizzato come аpple.com.
Soluzione: IDN Safe, per Chrome, Firefox e Opera: un add-on che vi avvisa quando visitate un URL che usa un nome di dominio internazionalizzato e blocca il caricamento del sito.
Occhio alle mail che parlano di prenotazioni di voli FlySwiss
марта 2, 2018 7:37Se ricevete messaggi o mail che sembrano provenire da FlySwiss, fate molta attenzione, perché si può trattare di tentativi di infettare il vostro computer con un trojan bancario denominato Retefe. Lo ha tweetato pochi giorni fa @Govcert_ch, l’account Twitter della Centrale d’annuncio e d’analisi per la sicurezza dell’informazione della Svizzera MELANI.
Attention: Miscreants are currently sending out fake emails pretending to come from @FlySWISS, trying to infect Swiss citizens with eBanking Trojan "Retefe".— GovCERT.ch (@GovCERT_CH) 27 febbraio 2018
Help us and report suspect emails to https://t.co/EQYuk9dEOW pic.twitter.com/yfRg9CShIK
Lo schema della truffa è abbastanza classico, ma non manca mai di fare vittime: il messaggio-trappola parla di una prenotazione di un volo con la Swiss International Air Lines e include un allegato Word che a prima vista sembra la documentazione della prenotazione ma in realtà è infettante.
Il documento, infatti, contiene una dicitura che dice che per visualizzare il testo bisogna abilitare le macro e fornisce le istruzioni per farlo. Non è vero: abilitando l’esecuzione delle macro si attiva l’installazione del malware. Cestinate il messaggio senza aprire l’allegato e senza abilitare le macro e sarete a posto.
Retefe (documentato qui da Govcert.ch) circola almeno dal 2013 e si evolve man mano. Esiste anche in versione per Mac e Android, e usa una complessa serie di trucchi informatici per modificare la configurazione del computer e intercettare i dati delle transazioni bancarie.
Se ricevete questo genere di trappola, segnalatelo presso Antiphishing.ch.
Tornano i truffatori telefonici del “servizio clienti Microsoft”
марта 2, 2018 4:33A quanto pare i truffatori del finto “servizio clienti Microsoft” sono tornati e stanno facendo il giro della Svizzera, tentando numeri telefonici a casaccio, compreso il mio.
Il 26 febbraio alle 9:26 ho ricevuto una chiamata apparentemente proveniente dal numero svizzero 0487533572: una voce di donna, in inglese con forte accento indiano, mi ha avvisato che (a suo dire) il mio computer Windows era infetto, secondo il copione classico. Questa è la registrazione della chiamata.
Valgono le consuete raccomandazioni: non seguite mai le istruzioni che vi danno per telefono, ma fatevi dare nomi e cognomi, prendete nota del numero del chiamante e poi segnalate il tentativo di truffa all’apposito servizio (vero) di Microsoft:
https://www.microsoft.com/en-us/reportascam
MELANI, la Centrale d’annuncio e d’analisi per la sicurezza dell’informazione della Svizzera, ha predisposto una pagina informativa apposita.
Soprattutto avvisate familiari e colleghi che potrebbero abboccare a questo genere di trappola.
Sega Epic Fail: la demo del gioco conteneva l’intero gioco
марта 2, 2018 3:52Il debutto di Yakuza 6: The Song of Life, distribuito pochi giorni fa per la PlayStation 4 in anteprima in Giappone da parte di Sega, è andato leggermente storto. Perlomeno dal punto di vista del produttore del gioco.Come racconta Ars Technica, la versione demo di Yakuza 6 infatti conteneva per errore tutti i dati necessari per avere il gioco completo invece del primo capitolo e basta, come era nelle intenzioni di Sega. Lo hanno scoperto, immagino con molto piacere, alcuni giocatori, che hanno poi diffuso online la notizia.
Sega ha rimosso dai PlayStation Store regionali la demo difettosa nel giro di poche ore e ha chiesto scusa per l’inconveniente. Chi ha già scaricato la demo (30 GB) ha ancora accesso al gioco completo, stando alle segnalazioni online, e Sega ha dichiarato che i save file prodotti con la demo saranno validi anche per la versione completa finale e ufficiale.