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Disinformatico

4 de Setembro de 2012, 21:00 , por profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Il vantaggio evolutivo della pareidolia

14 de Abril de 2013, 21:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “vento”.

Una delle spiegazioni più intriganti per il fenomeno della pareidolia, ossia la tendenza a riconoscere forme familiari in immagini che in realtà sono solo forme pseudocasuali (le macchie nel muro scambiate per Madonne, per esempio), è che si tratti di un meccanismo nato dalla selezione naturale.

La tesi, in sintesi, è questa: se un nostro antenato primitivo non si accorgeva che nell'erba alta c'era nascosto un predatore, finiva mangiato e quindi non si riproduceva. Gli umani che avevano una maggiore propensione a riconoscere le forme dei predatori mimetizzati, invece, non venivano mangiati e quindi si riproducevano.

A lungo andare, questa selezione avrebbe promosso gli individui che avevano maggiormente questa sensibilità e anche quelli che l'avevano in eccesso, perché chi scappava anche quando la macchia a forma di predatore non era un predatore ma soltanto una macchia aveva più probabilità di cavarsela rispetto a chi diceva “tranquilli, quello non è un leone, è soltanto una macchia” tre secondi prima che la “macchia” se lo portasse via fra le zanne.

Da qui, insomma, nascerebbe la pareidolia. Ma spiegarla è un conto; un altro è vederla concretamente in funzione. Il fotografo statunitense Art Wolfe ha pubblicato una serie di fotografie di animali mimetizzati che evocano l'emozione intensa che accompagna questo fenomeno quando il predatore nascosto c'è davvero e non ce ne accorgiamo se non dopo vari secondi di esame attento, durante i quali il predatore ci avrebbe già mangiato.

Ve ne propongo qualcuna qui sotto: credo ci sia un leggero ritocco dei colori per aumentare l'effetto, ma è comunque una serie di esempi molto potenti. È difficile non sussultare quando di colpo ci rendiamo conto che l'animale era sotto i nostri occhi ma non lo vedevamo e che quindi nella realtà ce ne saremmo accorti troppo tardi. Buon divertimento anche con le altre foto, con aiutini, se necessario.







Quiz: le foto di “un brutale omicidio” in Google Maps

14 de Abril de 2013, 21:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “cinziacleo”.

Fonte: Google Maps.
L'immagine è da brivido. Proviene da Google Maps, precisamente dall'Olanda (link), e mostra una scia di sangue su una piattaforma situata su un laghetto, con delle persone che le stanno accanto.

Sembra proprio che un omicidio, o l'eliminazione del cadavere gettandolo nel laghetto, sia stato colto per caso dall'occhio digitale di Google. Sull'immagine si è scatenato ovviamente il Daily Mail, accompagnato dal Huffington Post britannico e da tanti altri siti e blog (in italiano, per esempio, Leggilo.net).

Ma ci sono delle spiegazioni alternative, e l'immagine mi sembra un bell'esempio sul quale esercitarsi a reperire informazioni di contorno e formulare ipotesi che si adattino ai fatti meglio di quanto lo faccia una tesi sensazionale.

Se volete cimentarvi, lo spazio dei commenti è a vostra disposizione. Buon divertimento!



Facebook, l'app ora vuole fare telefonate senza chiedere all'utente

13 de Abril de 2013, 21:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “marco.forn*” ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Poco fa ho visto sul mio cellulare Android la notifica della disponibilità di una versione aggiornata dell'app di Facebook. Sono andato a controllare le novità di questa versione e ho trovato quello che vedete nello screenshot qui accanto: ora l'app vuole il permesso di “chiamare numeri di telefono senza il tuo intervento”.

No, giovane Zuckerberg: scordatelo. Non ti darò mai il permesso di fare telefonate che pago io senza il mio intervento. Vedere quest'avviso e disinstallare l'app dal telefonino è stato un tutt'uno. Adieu.


Aggiornamenti


11:30. Traduco integralmente la schermata (ho il cellulare settato in inglese per evitare gli orrori di traduzione delle versioni localizzate delle app):

Servizi che ti costano soldi

NOVITÀ: Chiamare direttamente numeri di telefono

Consente alla app di chiamare numeri di telefono senza il tuo intervento. Questo può portare a chiamate o addebiti inattesi. Si noti che questo non consente all'app di chiamare numeri d'emergenza. Le app ostili possono costarti dei soldi facendo chiamate senza la tua conferma.

Magari la novità non è inquietante come sembra e va chiarita con un avviso un po' meno drammatico e ambiguo, ma se mi devo basare soltanto su questa info sembra che si tratti di telefonate vere e proprie (non VOIP) che possono partire senza alcun mio intervento o consenso, per cui proprio non vedo ragione di permettere questo genere di automatismo a Facebook.



Disinformatico radiofonico, puntata del 2013/04/12

12 de Abril de 2013, 21:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda

È a vostra disposizione il podcast della puntata di venerdì scorso del Disinformatico che ho condotto per la Radiotelevisione Svizzera. Ecco i temi della puntata e gli articoli di supporto:

Facebook, messaggi a pagamento alle celebrità?

Windows XP: ancora un anno, poi niente aggiornamenti di sicurezza

Hyperlapse: video ipnotici con Google Street View

Come gestire un account Google in emergenza... o da morti

Aggiornamenti massicci per Windows, Adobe e Firefox da installare subito



Convergenze geek: Kaley Cuoco (Big Bang Theory) e Buzz Aldrin (Apollo 11) ieri

12 de Abril de 2013, 21:00, por Desconhecido - 0sem comentários ainda


Fonte: Buzz Aldrin on WhoSay



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