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Disinformatico

septiembre 4, 2012 21:00 , por profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Tutti i dettagli del rientro di Samantha Cristoforetti

junio 11, 2015 6:33, por Il Disinformatico

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Samantha Cristoforetti ha tweetato poco fa questa bellissima foto di saluto dalla Cupola della Stazione Spaziale Internazionale: oggi rientrerà a Terra insieme allo statunitense Terry Virts e al russo Anton Shkaplerov a bordo di una capsula russa Soyuz.

Se volete seguire il rientro in streaming, avete a disposizione NASA TVESA e AstronautiCAST. Anche la Rai trasmetterà alcune fasi su Rainews24 e Rainews.it. Su Ustream ci sono le comunicazioni radio, che a volte includono l'audio di bordo della Soyuz. Io sto facendo un livetweet su @disinformatico.

Qui sotto trovate la cronologia prevista per il rientro; tutti gli orari sono riferiti all'ora dell'Europa Centrale. Questo articolo verrà aggiornato man mano che si evolve la giornata.

8:55. Saluti dell'equipaggio e chiusura dei portelli fra Soyuz e Stazione.

Un ultimo selfie.

Qualche lacrima di commozione è inevitabile.

A zero g le lacrime s'attaccano alle ciglia invece di colare.

Foto di gruppo prima di salutarsi.

Altra foto di gruppo. Il fotografo è Scott Kelly.

Sam abbraccia Gennady Padalka...

...Mikhail Kornienko...

...e Scott Kelly, che restano a bordo della Stazione.

Il portello della Soyuz è chiuso. Sam, Terry e Anton hanno lasciato la Stazione e sono a bordo della Soyuz.

Gennady chiude il portello della Stazione.

Depressurizzazione monitorata del volume fra i due veicoli intanto che Sam, Terry e Anton indossano le sottotute anti-g Kentavr e poi le tute esterne Sokol e chiudono il Modulo Orbitale della Soyuz (che verrà successivamente sganciato; l'equipaggio sta nel Modulo di Rientro).

Schema di una Soyuz. L'equipaggio sta nella parte centrale (Descent Module);
gli altri due moduli vengono sganciati durante la discesa e si disintegrano nell'atmosfera.


Anton, comandante della Soyuz, si siede al centro; Sam sta a sinistra e Terry a destra. Si effettuano gli ultimi controlli di tenuta delle tute e del portello del Modulo di Rientro. La Soyuz inizia a usare l'alimentazione autonoma e i ganci sul modulo Rassvet della Stazione vengono aperti, in modo che la Soyuz sia trattenuta soltanto dai propri ganci. Cinque minuti prima dello sgancio, viene acceso il sistema di attracco e vengono dati gli ultimi comandi prima del distacco.

12:17:30. La Stazione disattiva i motori di manovra della sezione russa per evitare interferenze nell'assetto della Stazione durante lo sgancio; i giroscopi della sezione statunitense entrano in Fine Attitude Hold Mode, ossia tengono perfettamente stabile la Stazione (che è intrinsecamente instabile).

12:18:30. Sequenza di sgancio. La Soyuz inizia ad aprire i propri ganci.

12:20:00. Separazione fisica fra Soyuz e Stazione, prodotta da quattro dispositivi a molla. La Soyuz si allontana a circa 10 cm al secondo per circa tre minuti, senza usare i motori di manovra.

12:23:00. La Soyuz è a circa 20 metri dalla Stazione e accende brevemente i motori di manovra per accelerare, poi cambia assetto per prepararsi alla manovra successiva.

12:24:30. Nuova accensione dei motori di manovra. Le due accensioni consentono alla Stazione di non dover variare il proprio assetto, come invece avveniva in passato, e quindi consentono di risparmiare il propellente di manovra. L'equipaggio compie poi un'orbita e mezza intorno alla Terra, allontanandosi progressivamente dalla Stazione.

14:51:17. A 12 km dalla Stazione viene acceso il motore principale per il rientro. L'accensione dura 4 minuti e 40.3 secondi e produce un delta V (variazione di velocità) di 128 m/s (460 km/h).

14:55:58. Fine dell'accensione di rientro. Quota 412.5 km, velocità 7,24 km/s (circa 26.000 km/h).

15:09:11. Attraversamento dell'equatore a 399 km di quota.

15:18:00. Separazione del Modulo Orbitale e del Modulo di Servizio dal Modulo di Rientro (che ospita gli astronauti). Quota a 140 km, velocità 7,57 km/s (27.250 km/h). Il Modulo di Rientro usa i propri motori di manovra per rivolgere il proprio scudo termico in avanti lungo la direzione di caduta.

15:20:48. Contatto con l'atmosfera sopra il confine fra Iran e Iraq. Quota 100 km, velocità 7,62 km/s (circa 27.400 km/h).

15:22:17. Inizia una serie di manovre per variare la portanza e dirigere il rientro del veicolo per farlo atterrare a 148 km a sud est della cittadina di Dzhezkazgan, in Kazakistan. Quota 80.3 km, 7,62 km/s (circa 27.400 km/h). La Soyuz frena contro l'atmosfera, convertendo la propria velocità in calore, che viene assorbito dallo scudo termico. La compressione dell'atmosfera davanti allo scudo genera un muro d'aria ionizzata che impedisce le comunicazioni radio.


15:26:56. Picco di decelerazione: 3,9 g. Quota 35,2 km, velocità 2,2 km/s (circa 7920 km/h).

15:28:58. A 10,8 km di quota e 212 m/s (circa 760 km/h) di velocità, apertura dei due paracadute guida. Quando la velocità è scesa a 80 m/s (circa 290 km/h), apertura del paracadute primario, che riduce la velocità a 6,5 m/s (circa 24 km/h). L'equipaggio sgancia lo scudo termico, sfiata il propellente residuo, sgancia le coperture dei finestrini e bilancia la pressione interna con quella esterna.

15:43:18. Accensione dei razzi di frenata un secondo prima dell'impatto al suolo.

15:43:19. Atterraggio in Kazakistan, dove la temperatura è circa 29°C e manca circa un'ora e mezza al tramonto. La capsula viene raggiunta dalle squadre di recupero, che provvedono a estrarre l'equipaggio.

17:27:00. Tramonto.

17:43 circa. Partenza dal sito di atterraggio. Due ore di volo in elicottero fino a Karaganda. Sam e Terry andranno direttamente a Houston per un periodo di semi-quarantena, allo scopo di proteggerli da infezioni mentre il loro sistema immunitario è depresso a causa della permanenza nello spazio.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



Le macchie brillanti di Cerere continuano a stupire

junio 10, 2015 11:27, por Il Disinformatico

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Credit: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA

La NASA ha pubblicato una nuova immagine delle macchie straordinariamente brillanti avvistate sulla superficie del pianeta nano Cerere dalla sonda Dawn, che ora si trova a circa 4400 chilometri da questo piccolo mondo. La nuova foto, scattata quattro giorni fa, offre una risoluzione maggiore delle precedenti e permette di vedere che le macchie sono composte da numerosi punti luminosi raggruppati, ma la loro natura resta sconosciuta. L'opinione scientifica prevalente è che si tratti di ghiaccio, anche se non si esclude l'ipotesi che si tratti invece di sale, secondo il comunicato della NASA.

Per dare un'indicazione di scala, il cratere che contiene le zone luminose è largo circa 90 chilometri.

La sonda Dawn osserverà Cerere e i suoi misteriosi bagliori ancora più da vicino a partire dal 28 giugno, quando scenderà progressivamente per arrivare ai primi di agosto a 1450 chilometri di distanza e poi scendere ancora fino a 375 chilometri. Chissà se a quel punto si capirà, magari grazie agli altri strumenti di bordo, cosa c'è di così brillante su questo mondo situato fra Marte e Giove.

È comunque affascinante pensare che siamo in grado di mandare un robot a 326 milioni di chilometri dalla Terra (questa è l'attuale distanza di Cerere secondo Wolfram Alpha), riceverne foto così dettagliate e disseminarle immediatamente in tutto il mondo. E come se non bastasse, possiamo anche combinare queste immagini con i dati altimetrici per ottenere una bellissima animazione tridimensionale dell'intero pianeta nano.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



La Soyuz che trasporterà Samantha sposta la Stazione per errore, ma niente panico

junio 9, 2015 21:22, por Il Disinformatico

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Oggi poco prima delle 18 ora italiana le comunicazioni radio pubbliche fra la Stazione Spaziale Internazionale e la Terra si sono fatte di colpo più concitate del solito. Da Terra, specificamente dal Centro di Controllo statunitense a Houston, è giunto l'ordine di chiudere “ASAP” (as soon as possible, il più presto possibile) le ante protettive di tutti i finestrini della parte statunitense della Stazione. Il tono dell'ordine era decisamente perentorio.

A bordo della Stazione, il comandante Terry Virts ha provveduto prontamente e ha chiesto la ragione dell'ordine; da Terra hanno risposto laconicamente che c'era stata un'improvvisa e inattesa variazione d'assetto della Stazione e che il controllo d'assetto veniva trasferito alla sezione russa dell'avamposto. Qualcosa aveva spostato bruscamente la Stazione.

La perplessità dei controllori era evidente nelle loro parole: hanno detto esplicitamente a Virts che si stavano “grattando le teste” (“scratching our heads”) per cercare di spiegare la variazione d'assetto.

Il controllo d'assetto è stato restituito alla sezione statunitense della Stazione intorno alle 20:15 italiane e le ante protettive sono state riaperte.

Poco fa Spaceflight101 ha pubblicato la spiegazione dell'anomalia: è stata causata dall'accensione non prevista di uno dei motori di manovra della Soyuz TMA-15M, la navicella con la quale Samantha Cristoforetti, Terry Virts e Anton Shkaplerov torneranno a Terra l'11 giugno e nella quale stanno svolgendo le prove generali delle operazioni di sgancio e rientro.

Spaceflight101 dice che Roscosmos (l'agenzia spaziale russa) ha pubblicato un comunicato stampa (probabilmente questo) nel quale dichiara che l'anomalia si è verificata intorno alle 15:32 UTC (17:32 italiane) durante una prova standard dei sistemi di comunicazione radio del veicolo spaziale, che è agganciato alla Stazione. Non c'è e non c'è stato alcun pericolo per l'equipaggio. La NASA ha pubblicato uno scarno comunicato che dice sostanzialmente le stesse cose.

L'assetto normale della Stazione, che
viaggia nella direzione indicata dalla freccia
Secondo Spaceflight101, uno dei motori di manovra della Soyuz (o più di uno, secondo il comunicato NASA) si è acceso erroneamente per circa 30 secondi, e questo ha iniziato a far ruotare la Stazione, che invece deve viaggiare con un assetto ben preciso (mostrato nell'immagine qui accanto) per una lunga serie di ragioni. La rotazione è stata in parte compensata dai giroscopi della sezione statunitense e poi sono intervenuti i motori di manovra della sezione russa della Stazione, stabilizzando il suo assetto. L'ordine di chiudere le ante protettive è servito per impedire che il getto dei motori di manovra potesse contaminare i finestrini, dato che il propellente dei motori è corrosivo.

L'accensione imprevista ha causato una lieve variazione dell'orbita della Stazione; è in corso il rilevamento della nuova orbita, che potrebbe causare una leggera variazione negli orari di rientro della Soyuz e del suo equipaggio.

I tecnici russi a terra stanno ora studiando i dati dell'accensione anomala per identificarne la causa e per assicurarsi che il sistema di controllo della Soyuz non abbia problemi. Per ora l'ipotesi più accreditata è un'attivazione inavvertita del sistema di controllo d'assetto della Soyuz. Bocche cucite sulla causa (umana o automatica) dell'attivazione.


Aggiornamento (2015/06/10 00:45): Astronautinews ha pubblicato un bell'articolo sull'argomento. Ho chiesto lumi via Twitter all'astronauta canadese Chris Hadfield, che ha risposto che “quando si riaccende la Soyuz dopo 6 mesi è possibile attivare inavvertitamente il suo controllo d'assetto e accendere i motori di manovra” e comunque “non è stato causato alcun danno effettivo, è successo anche durante la Expedition 7, spreca un po' di propellente e basta, e la Soyuz ne ha in abbondanza”. Gli ho chiesto se “inavvertitamente” implica un errore umano (un pulsante premuto per errore) o un difetto dei sistemi e ha risposto che “è difficile dirlo, specialmente dato che avevano effettuato una manovra per evitare detriti il giorno precedente. I tecnici russi stanno verificando.” Staremo a vedere.


Aggiornamento (2015/06/10 02:20): Spaceflight101 ha aggiornato il proprio articolo con i dati orbitali raccolti nelle ultime ore, che indicano che l'accensione del motore di manovra ha variato l'orbita della Stazione in misura davvero minima: circa 140 metri in meno al perigeo e dieci metri in più all'apogeo.
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La Soyuz di Samantha sposta la Stazione per errore, ma niente panico

junio 9, 2015 19:52, por Il Disinformatico

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Oggi poco prima delle 18 ora italiana le comunicazioni radio pubbliche fra la Stazione Spaziale Internazionale e la Terra si sono fatte di colpo più concitate del solito. Da Terra, specificamente dal Centro di Controllo statunitense a Houston, è giunto l'ordine di chiudere “ASAP” (as soon as possible, il più presto possibile) le ante protettive di tutti i finestrini della parte statunitense della Stazione. Il tono dell'ordine era decisamente perentorio.

A bordo della Stazione, il comandante Terry Virts ha provveduto prontamente e ha chiesto la ragione dell'ordine; da Terra hanno risposto laconicamente che c'era stata un'improvvisa e inattesa variazione d'assetto della Stazione e che il controllo d'assetto veniva trasferito alla sezione russa dell'avamposto. Qualcosa aveva spostato bruscamente la Stazione.

La perplessità dei controllori era evidente nelle loro parole: hanno detto esplicitamente a Virts che si stavano “grattando le teste” (“scratching our heads”) per cercare di spiegare la variazione d'assetto.

Il controllo d'assetto è stato restituito alla sezione statunitense della Stazione intorno alle 20:15 italiane e le ante protettive sono state riaperte.

Poco fa Spaceflight101 ha pubblicato la spiegazione dell'anomalia: è stata causata dall'accensione non prevista di uno dei motori di manovra della Soyuz TMA-15M, la navicella con la quale Samantha Cristoforetti, Terry Virts e Anton Shkaplerov torneranno a Terra l'11 giugno e nella quale stanno svolgendo le prove generali delle operazioni di sgancio e rientro.

Spaceflight101 dice che Roscosmos (l'agenzia spaziale russa) ha pubblicato un comunicato stampa nel quale dichiara che l'anomalia si è verificata intorno alle 15:32 UTC (17:32 italiane) durante una prova standard dei sistemi di comunicazione radio del veicolo spaziale, che è agganciato alla Stazione. Non c'è e non c'è stato alcun pericolo per l'equipaggio.

Uno dei motori di manovra della Soyuz si è acceso erroneamente per circa 30 secondi, e questo ha iniziato a far ruotare la Stazione (che invece deve viaggiare con un assetto ben preciso per una lunga serie di ragioni). La rotazione è stata in parte compensata dai giroscopi della sezione statunitense e poi sono intervenuti i motori di manovra della sezione russa della Stazione, stabilizzando il suo assetto. L'ordine di chiudere le ante protettive è servito per impedire che il getto dei motori di manovra potesse contaminare i finestrini, dato che il propellente dei motori è corrosivo.

L'accensione imprevista ha causato una lieve variazione dell'orbita della Stazione; è in corso il rilevamento della nuova orbita, che potrebbe causare una leggera variazione negli orari di rientro della Soyuz e del suo equipaggio.

I tecnici russi a terra stanno ora studiando i dati dell'accensione anomala per identificarne la causa e per assicurarsi che il sistema di controllo della Soyuz non abbia problemi. Per ora l'ipotesi più accreditata è un'attivazione inavvertita del sistema di controllo d'assetto della Soyuz. Bocche cucite sulla causa (umana o automatica) dell'attivazione.


Aggiornamento (2015/06/10 00:45): Astronautinews ha pubblicato un bell'articolo sull'argomento. Ho chiesto lumi via Twitter all'astronauta canadese Chris Hadfield, che ha risposto che “quando si riaccende la Soyuz dopo 6 mesi è possibile attivare inavvertitamente il suo controllo d'assetto e accendere i motori di manovra”. Gli ho chiesto se “inavvertitamente” implica un errore umano (un pulsante premuto per errore) o un difetto dei sistemi e ha risposto che “è difficile dirlo, specialmente dato che avevano effettuato una manovra per evitare detriti il giorno precedente. I tecnici russi stanno verificando.” Staremo a vedere.
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Sam Cristoforetti legge racconti nello spazio, mostra come si dorme sulla Stazione Spaziale

junio 9, 2015 7:50, por Il Disinformatico

A bordo della Stazione Spaziale Internazionale, Samantha Cristoforetti, oltre a fare scienza, ha fatto letteratura: oltre alla Guida Galattica, ha letto per noi Il pianeta di cioccolato di Gianni Rodari in italiano (e anche in russo). Fra l'altro, ieri è stato pubblicato il video in cui recita un brano di Twinkle, Twinkle, Little Star di Iza Trapani, ma stranamente il video, inizialmente pubblico, ora è privato su Youtube e sono scomparsi anche i tweet che ne parlavano. Ce n'è comunque ancora una copia presso Yahoo.

Questo è il testo letto da Sam, particolarmente adatto a chi vive nello spazio, “in luoghi che solo i razzi conoscono”:

Little child, your wish came true
Here I am right next to you.
I'll take you on a magic ride
[So] come with me, I'll be your guide.
There's so much you'll see and do,
On this adventure made for you.

Out your window, through the sky,
Up above the world we'll fly
Higher than a bird would go,
To places only rockets know
Beyond the planes that soar up high,
That's where we'll travel, you and I.

Look around you, little one,
There's the moon and there's the sun.
See the planets, count them all,
Some are big and some are small.
Can you name them one by one,
As they orbit round the Sun?

Ed ecco Sam che spiega (in inglese) come si dorme a bordo della Stazione: si sta in una cuccetta piccolissima (l'ho vista dal vivo pochi giorni fa a Houston dentro la replica di addestramento della Stazione, ed è decisamente claustrofobica). La sua è sul “pavimento” della Stazione e come le altre mette a disposizione due laptop: uno collegato ai sistemi di bordo e dotato di telefono IP in grado di chiamare qualunque numero terrestre e uno isolato dai sistemi informatici della Stazione e connesso direttamente via radio (con pochissima banda) come schermo remoto, in una sorta di VNC, di una macchina situata a Terra che a sua volta è connessa a Internet.

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