Un videogioco di guerra? No, il grafico in tempo reale degli attacchi informatici
4 de Setembro de 2015, 4:02Molti utenti hanno una percezione offuscata del fatto che gli attacchi informatici avvengono in continuazione e non soltanto quando ne parlano i mezzi d'informazione. È una lotta incessante che interessa tutti in tutto il mondo.La società di sicurezza informatica Norse ha predisposto una mappa mondiale animata che mostra in tempo reale gli attacchi informatici in corso: è decisamente illuminante e anche un po' ipnotica. La trovate presso map.norsecorp.com.
Nella tabella che accompagna la mappa vengono indicati l'origine, la destinazione e il tipo di attacco, con tanto di nomi e cognomi.
Come è possibile un monitoraggio del genere, e se esiste questa possibilità non si può sfruttarla per bloccare gli attacchi? Non è così semplice, purtroppo. Il monitoraggio si basa su una serie di honeypot gestiti dall'azienda, ossia computer che sembrano far parte della rete attaccata ma sono in realtà semplici sorveglianti del traffico. E dalla sorveglianza all'azione legale il passo è molto lungo, specialmente se l'attacco ha origine dall'estero.
Fonte: Siamogeek.
Twitter senza limiti di lunghezza nei messaggi privati; arriva la ricerca di massa
4 de Setembro de 2015, 3:45Twitter ha abolito la restrizione di 140 caratteri sulla lunghezza dei messaggi privati scambiati fra persone che si seguono a vicenda: crolla così una delle regole di base che ha sempre contraddistinto questo social network e che ha imposto una concisione che per alcuni è un vantaggio e per altri è un tormento, creando forti simpatie e antipatie.L'annuncio è stato fatto a metà agosto, ma c'è voluto un po' perché la modifica, attiva da subito via Web, si diffondesse nelle varie app per computer, tablet e telefonini.
La limitazione resta attiva per i messaggi pubblici e per chi usa Twitter tramite SMS tradizionali (è da qui che nacque anni fa l'idea del limite di 140 caratteri), ed è probabilmente dovuta alla concorrenza di altri servizi di messaggistica come WhatsApp e Instagram che non hanno mai avuto questa barriera di brevità.
D'ora in poi, inoltre, sarà più facile effettuare ricerche e analisi di massa dei tweet, grazie ai servizi commerciali di ricerca offerti da Gnip, che ora offrono l'esplorazione dell'intero archivio storico di tutti i tweet pubblici, mentre in passato vigeva il limite di trenta giorni. Per chi è interessato alla ricerca semplice resta comunque disponibile il motore di ricerca gratuito per tweet offerto da Twitter presso Twitter.com/search.
Google Docs attiva la dettatura, anche in italiano
4 de Setembro de 2015, 3:26Google Docs, il servizio di creazione di documenti via Web, ha attivato il riconoscimento vocale: ora è possibile dettare un testo al computer senza dover installare nulla e senza dover svolgere tediose sessioni di addestramento.Per usare questa nuova funzione si apre un documento con Google Docs, si va nel menu Strumenti e si clicca la voce Digitazione vocale. Un clic sull'icona del microfono e si può cominciare subito a dettare usando il microfono integrato nel computer, senza cuffie microfoniche speciali. Bello, ma funziona?
Dipende. Se l'ambiente in cui si detta è silenzioso e si scandiscono bene le parole, facendo finta di essere uno speaker da telegiornale, i risultati sono molto buoni, anche se bisogna superare l'imbarazzo di parlare a un computer e bisogna imparare a dettare la punteggiatura: per esempio, per andare a capo si deve dire “nuova riga”, non un più normale “a capo”.
A parte le applicazioni ovvie, il riconoscimento vocale di Google si presta anche alla trascrizione di lezioni, discorsi e dialoghi di film, a patto che non ci siano musiche o rumori di fondo, perché è indipendente dalla persona che parla. Normalmente, invece, i software di riconoscimento vocale hanno bisogno di essere calibrati sulla singola persona che li usa.
Questa nuova funzione di Google metterà in crisi i produttori di software specializzato, come Dragon? È improbabile, perché non c'è per ora la possibilità di personalizzare il vocabolario e c'è un filtro contro le parolacce che sicuramente salverà da imbarazzi involontari ma potrebbe essere limitanti per chi usa un linguaggio colorito. Inoltre la funzione richiede una connessione continua a Internet e manda tutto quello che viene detto a Google (l'analisi viene infatti svolta dai server di Google, non dal computer locale), per cui ci sono implicazioni di riservatezza non banali. Ma per una dettatura occasionale spiccia è sicuramente un'opzione interessante e a costo zero.
Sexting e minori, facile finire nei guai
4 de Setembro de 2015, 3:06Uno studente della North Carolina dovrà presentarsi in tribunale con ben cinque capi d'accusa di pedopornografia. Quattro di questi riguardano il fatto che ha scattato e conservato sul proprio telefonino foto intime di se stesso; il quinto deriva dalla presenza, sempre sul suo telefonino, di una fotografia intima della sua ragazza, scattata da lei. Un classico caso di sexting consensuale, senza coercizione e senza distribuzione in Rete a terzi: due minorenni (di 16 e 17 anni) che si scambiano un'immagine digitale di un momento intimo, che paradossalmente hanno il diritto legale di trascorrere ma non di fotografare.Cosa ancora più assurda, anche la ragazza è stata inizialmente accusata di sfruttamento sessuale di minorenne, nonostante il fatto che la minorenne in questione fosse lei stessa e che quindi il mandato di arresto la citasse sia come imputata, sia come vittima. Comunque vada il loro processo, i loro nomi sono già sui giornali e l'accusa infamante di pedopornografia emergerà ogni volta che un futuro partner o datore di lavoro cercherà su Google il loro nome.
Non va meglio nel Regno Unito, dove un quattordicenne è finito negli schedari della polizia per aver usato Snapchat per inviare una foto di nudo di se stesso alla ragazza con la quale stava flirtando. La ragazza ha salvato ll'immagine e l'ha distribuita ad altri. In questo caso non c'è stato l'arresto, ma il ragazzo è ora schedato per il reato di “realizzazione e distribuzione di immagine indecente di un bambino” e questo fatto verrà segnalato ai datori di lavoro che chiederanno informazioni, come è obbligatorio per esempio per chi lavoa con i bambini.
Sono due esempi di come le leggi in una materia così delicata come la pedopornografia siano rimaste pericolosamente indietro rispetto alla tecnologia. Sono state concepite quando l'idea che ogni minore avesse una fotocamera digitale e la potesse usare per condividere in segreto foto intime era pura fantascienza. Il risultato è che per un minore è molto facile trovarsi a commettere un reato gravissimo senza neanche rendersene conto, per cui è opportuno parlarne.
Non è un problema limitato agli Stati Uniti o al Regno Unito: è opportuno ricordare che anche in Svizzera “la foto... di una quattordicenne in una posa inequivocabilmente sexy può già essere considerata pedopornografia, anche se la ragazzina l'ha scattata perché è innamorata del suo ragazzo. In caso di dubbio, spetta al giudice decidere cosa sia pornografico o meno”, spiega l'opuscolo sulla pornografia preparato dalla Polizia e dalla Prevenzione Svizzera della Criminalità citando l'articolo 197, numeri 1 e 3, del Codice Penale.
Molti altri paesi, come l'Italia, hanno leggi che puniscono severamente la disseminazione di immagini intime di minori e durante un'esame di un telefonino sequestrato per altre ragioni non c'è modo di sapere se le immagini sono del proprietario del telefono o mostrano altri, per cui l'accusa parte facilmente ed è molto difficile fermarla (“per la legislazione, una volta in circolo, sono materiale pedopornografico”, scrive la guida informativa di Save the Children). L'unica difesa è evitare di fare questo tipo di foto e video e condividere la consapevolezza di questa situazione contradditoria e per nulla intuitiva.
L’avventura spaziale di Samantha Cristoforetti raccontata in un documentario al cinema
3 de Setembro de 2015, 9:27Il viaggio nello spazio di Astrosamantha verrà raccontato al cinema in un documentario. Questo è il trailer, pubblicato stanotte su Vimeo e non ancora annunciato ufficialmente.
ASTROSAMANTHA la prima italiana nello spazio Trailer FILM CINEMA from MOROL SRL on Vimeo.
Inizialmente avevo pensato a un documentario non autorizzato, per via delle imprecisioni e delle immagini non pertinenti (la dicitura “L'astronauta con il record di permanenza nello spazio” in cui manca il dato importante che è il record femminile, non assoluto; le riprese ripetute delle passeggiate spaziali, che Sam questa volta non ha fatto) e per via dell'uso di una S.r.l. per una produzione di questa importanza, ma poco fa ho ricevuto conferma che è un documentario ufficiale e approvato ed è un progetto congiunto dell'ESA, dell'ASI e dell'Aeronautica Militare. La versione inglese del trailer è qui.
Sarà una gioia vedere l'esperienza spaziale di Sam su grande schermo. Così magari qualche zuccone sessista finalmente capirà quanto duro lavoro e quanto studio c'è dietro una missione nello spazio.