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Disinformatico

сентября 4, 2012 21:00 , by profy Giac ;-) - | No one following this article yet.
Blog di "Il Disinformatico"

Aggiornamenti importanti per Mac e iCosi: turate 77 falle in OS X

июля 1, 2015 4:50, by Il Disinformatico

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Apple ha reso disponibile OS X 10.10.4, che corregge un numero davvero ragguardevole di falle in QuickTime, OpenSSL, Safari e altro ancora, che consentivano di rubare dati dagli account, vedere i database SQL, leggere i cookie ed eseguire codice da remoto, con buona pace di chi ancora crede alla favoletta pubblicitaria del Mac invulnerabile.

Update party. Credit: io.
L'aggiornamento è bello grosso (oltre 1 GB per il mio Mac Mini con Yosemite 10.10.3, più circa 170 MB per iTunes) e richiede un riavvio che tiene ferma la macchina per parecchi minuti (una decina abbondante, nel mio caso). Dovrebbe risolvere anche vari problemi di connessione di rete (viene sostituito discoveryd, DNS un po’ traballante introdotto con Yosemite), dei difetti nella gestione di alcuni monitor, alcuni problemi di Mail e Photos/Foto e include anche Apple Music, un servizio di musica in streaming a pagamento (solo i primi tre mesi di prova sono gratis), al quale per fortuna non è obbligatorio iscriversi.

Ci sono aggiornamenti anche per i dispositivi iOS, che possono scaricare la versione 8.4 e turare un po’ di falle, compresa quella della serie di caratteri che mandava in crash gli iCosi. Anche qui è incluso Apple Music.


Fonti: Ars Technica, The Register.
Scritto da Paolo Attivissimo per il blog Il Disinformatico. Ripubblicabile liberamente se viene inclusa questa dicitura (dettagli). Sono ben accette le donazioni Paypal.



No, non sono UFO: sono Giove e Venere che danno spettacolo

июня 30, 2015 8:13, by Il Disinformatico

Credit: Patrick Cullis.
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I due punti brillanti vicini che vedete in cielo di sera in questi giorni non sono visitatori alieni, anche se non mancheranno i soliti ottusangoli che li scambieranno per UFO perché passano troppo tempo a guardare videofuffa su Youtube invece di prendere in mano un bel libro d'astronomia o semplicemente usare l'app Sky Map di Google. Sono due pianeti: Venere e Giove, i due corpi celesti più brillanti a parte il Sole e la Luna.

Credit: The Planets Today.
La loro vicinanza è solo apparente: in realtà i due pianeti sono separati da circa 830 milioni di chilometri e sembrano vicini solo a chi sta sulla Terra o comunque lungo la linea retta immaginaria che unisce la Terra, Venere e Giove. I pianeti del Sistema Solare sono disposti in questo momento come mostrato nello schema qui accanto (che ovviamente non è in scala).

Il loro moto intorno al Sole li ha fatti allineare con la Terra progressivamente nelle scorse settimane e il picco di massima vicinanza apparente è stasera. Saranno separati da circa un terzo di grado, tanto da poterli coprire entrambi con la punta del mignolo con il braccio teso e sembreranno una stella doppia spettacolare.

Nei prossimi giorni i due pianeti si allontaneranno progressivamente, ma saranno comunque separati da meno di due gradi (la larghezza di un pollice a braccio teso) per una settimana. Potrete vederli a occhio nudo, nuvole permettendo, guardando verso ovest di sera: saranno inconfondibilmente brillanti.

Anche un piccolo telescopio o un buon binocolo mostrerà i due pianeti in dettaglio: la falce radiosa di Venere e il cerchio striato di Giove, accompagnato dai suoi satelliti.

Il fenomeno è noto in astronomia come congiunzione ed è bello ma non straordinariamente raro o anomalo: Venere e Giove sono stati molto vicini ad agosto del 2014 e lo saranno di nuovo il 26 ottobre prossimo (ma all'alba). A maggio del 2000 ci fu una congiunzione ancora più stretta (0.01°), ma erano troppo vicini al Sole nel cielo della Terra per essere visibili. Il 27 agosto 2016 ci sarà un'altra bella congiunzione serale, con una separazione di un solo decimo di grado.

Non dovrebbe essere necessario dirlo, ma per tutti quelli che ancora si ostinano a credere che i pianeti influiscano sulle sorti umane o che hanno ancora dei dubbi inculcati da Roberto Giacobbo e compagnia cantante, sottolineo che le congiunzioni planetarie non hanno alcun effetto sulla Terra o sui suoi abitanti: non causano terremoti e non portano sfiga. Sono invece uno spettacolo da godere e che non dovremmo cercare di legare egocentricamente alle nostre piccole beghe terrene, ma dovremmo cogliere come invito ad ammirare l'enormità dell'Universo e magari a farci cominciare a conoscere i fatti dell'astronomia intanto che portiamo in discarica le fandonie smerciate dal business dell'astrologia. Buona visione.
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Plutone come non l’abbiamo mai visto, grazie a New Horizons

июня 29, 2015 17:44, by Il Disinformatico

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Questa è l'immagine più nitida che abbiamo mai visto di Plutone e di uno dei suoi cinque satelliti, Caronte: confrontatela con quelle raccolte in precedenza. Arrivano dalla sonda New Horizons, che si trova a 18 milioni di chilometri da Plutone e a 4,7 miliardi di chilometri dalla Terra, e vengono pubblicate man mano che vengono ricevute sul nostro pianeta: quella qui sopra è stata scattata oggi e l'originale è qui (grazie a Karl Battams per la segnalazione). Ne arrivano ogni giorno di migliori, man mano che la sonda corre verso la propria destinazione a quasi 15 chilometri al secondo (55.000 km/h) rispetto al Sole.

New Horizons è partita dalla Terra il 19 gennaio 2006 e passerà alla distanza minima da Plutone tra due settimane, il 14 luglio prossimo alle 11:49:57 UTC, senza potersi fermare, regalandoci immagini e dati senza precedenti: i nove anni di viaggio, e il fatto che i dati dal pianeta nano arrivano sulla Terra dopo quasi cinque ore alla velocità della luce, danno il senso dell'immensità del nostro sistema solare rispetto alle nostre attuali capacità di esplorarlo, ma dimostrano anche l'incredibile precisione di navigazione e di tecnologia di cui siamo capaci. Potete seguire il suo avvicinamento con dati e grafici aggiornati ogni ora.

Plutone è un mondo bizzarro: ai confini esterni del sistema solare, orbita intorno al sole in 248 anni e ruota su se stesso “coricato” (con l'asse di rotazione quasi parallelo al piano dell'orbita), come una biglia che rotola sul bordo di un piatto, impiegando 6,4 giorni terrestri per una rotazione. Il satellite Caronte ci mette lo stesso tempo a ruotare su se stesso e a orbitare intorno a Plutone, per cui non solo rivolge sempre la stessa faccia verso Plutone, come la Luna fa con la Terra, ma è sempre librato sopra lo stesso punto di Plutone: non lo si vede mai sorgere o tramontare.

Plutone è piccolo (2400 km di diametro, meno della Luna) e sappiamo che in superficie è composto da acqua, azoto, metano e monossido di carbonio, alla gelida temperatura di -238/-218 °C, e che la sua atmosfera contiene azoto, metano e monossido di carbonio. Ma della sua geografia non sappiamo nulla: è l'ultimo dei pianeti “classici” che manca per completare la cartografia del sistema solare. Tra pochi giorni cominceremo a colmare questa lacuna.
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CNN: allarme, “bandiera dell’ISIS” al Gay Pride di Londra. Ma il drappo mostra sagome di giocattoli sessuali

июня 29, 2015 14:19, by Il Disinformatico

La CNN ci regala una grande prova di giornalismo. Al Gay Pride di Londra, ieri, la scaltrissima giornalista Lucy Pawle ha segnalato in diretta TV la presenza di una “bandiera dell'ISIS”. Perché un'organizzazione forsennatamente omofoba come l'ISIS di certo sventolerebbe la propria bandiera in una manifestazione dedicata all'orgoglio omosessuale.

Ma soprattutto la Pawle, e con lei tutta la redazione della CNN, non si è resa conto che la bandiera mostrava sagome di giocattoli sessuali in una devastante parodia dei drappi dell'ISIS, come si vede bene in questa foto (vista dalla Pawle).

Anzi, la giornalista della CNN ha detto che è persino andata dalla polizia a segnalarla. Ha notato anche che i “simboli” non erano scritte in arabo e che “sembra che io sia l'unica persona che l'ha notata e nessuno sta facendo domande”. Certo, Lucy, fatti una domanda e datti una risposta: come mai sei l'unica che l'ha notata? Non è che per caso sei tu quella che ha preso un granchio e non tutti gli altri?

Non contenta della cretinata già commessa fin qui, la CNN ne ha fatto una “esclusiva” e ha chiamato addirittura l'analista di sicurezza Peter Bergen per chiedere un commento. Per fortuna Bergen ha notato che il Gay Pride è un evento un tantinello strano dove sventolare una bandiera dell'ISIS. Ma la conduttrice in studio, Suzanne Malveaux, ha rincarato comunque la dose d'isteria chiedendosi se la bandiera indicasse il luogo del prossimo attacco dell'ISIS. La CNN è stata letteralmente colta in fallo dagli internauti, accorsi prontamente in massa a spiegare lo scivolone.


Questo non è giornalismo: questo è terrorismo mediatico, perpetrato da giornalisti così disperatamente affamati di sensazionalismo da aver perso il senso dell'umorismo.

L'episodio è un esempio classico della Sindrome dell'Autostrada Contromano: l'incredibile, sconfinata capacità dell'essere umano di credere di essere l'unico ad avere ragione e che tutti gli altri abbiano torto, diventando cieco ai fatti che gli gridano il contrario, specialmente quando c'è di mezzo qualcosa che conferma i suoi pregiudizi. La Sindrome prende il nome dalla barzelletta classica dell'automobilista rincretinito che s'infila in autostrada contromano e si rivolge indignato ai propri passeggeri terrorizzati dicendo “Ma guarda quanti cretini che stanno andando contromano!”. È un comportamento classico dei complottisti d'ogni sorta. Fa pena vederlo usare dai giornalisti.


Fonti aggiuntive: Hollywood Reporter, Il Post.

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SpaceX, nuovo tentativo di rientro morbido oggi alle 16:21 italiane. AGGIORNAMENTO: Esplosione poco dopo il decollo

июня 28, 2015 12:27, by Il Disinformatico

Credit: NASA.
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Oggi pomeriggio SpaceX lancerà un razzo Falcon 9 che trasporterà una capsula cargo Dragon verso la Stazione Spaziale Internazionale. Anche questa volta, oltre alla missione primaria di rifornire la Stazione ci sarà anche l'esperimento di rientro controllato del primo stadio.

Si tratta dell'ottavo rifornimento della Stazione affidato a SpaceX. Il carico (circa 1900 kg) includerà, fra le altre cose, anche un adattatore di attracco universale (l'International Docking Adapter), un esperimento di coltura di verdura per l'alimentazion degli astronauti, un apparato di conteggio delle meteore e degli occhiali per realtà aumentata HoloLens di Microsoft, che verranno collaudati dagli astronauti per verificare se sono utili nel coordinare il lavoro a bordo. La descrizione dettagliata del carico è qui su Spaceflight101.com.

Anche stavolta il primo stadio proverà ad atterrare per essere recuperato; sarà il terzo tentativo del genere. L'atterraggio avverrà su una chiatta nell'oceano, per motivi di sicurezza. La chiatta, battezzata Of Course I Still Love You (nome ispirato, come quello della sua gemella Just Read the Instructions, dalla letteratura di fantascienza di Iain M. Banks), è a circa 345 km di distanza dal punto di lancio, che è a Cape Canaveral, in Florida.

Credit: SpaceX.

Per l'occasione SpaceX ha pubblicato un articolo di approfondimento e uno spettacolare video del tentativo di rientro precedente, avvenuto ad aprile e conclusosi con un inatteso coricamento esplosivo del razzo (come il precedente a metà gennaio). Il botto finale non deve però far dimenticare i risultati raggiunti fin qui: un veicolo ipersonico rientra dallo spazio e centra una chiatta (piccolissima rispetto al razzo) in un punto preciso dell'oceano.


Questa è la cronologia di massima del volo:

0:00:00 (16:21:11 ora italiana). Accensione dei nove motori Merlin del primo stadio; verifica del funzionamento e rilascio dei ganci che trattengono il razzo. Decollo e accelerazione.

0:01:10. Il Falcon raggiunge Mach 1 ed è quindi supersonico.

0:01:23. Massima sollecitazione aerodinamica (Max Q).

0:02:37. Spegnimento dei motori principali (MECO, Main Engine CutOff) a 80 km di quota e Mach 10.

0:02:41. Separazione del primo stadio dal secondo. Il primo stadio inizia una frenata per rientrare verso la chiatta d'atterraggio.

0:02:49. Accensione del secondo stadio per sette minuti.

0:03:29. Sgancio del cono protettivo della capsula Dragon.

0:09:00. Atterraggio del primo stadio sulla chiatta.

0:09:27. Spegnimento del motore del secondo stadio e inserimento in un'orbita di circa 199 per 365 km e inclinata a 51,6°.

0:10:02. Separazione della capsula Dragon dal secondo stadio.

0:12:00. Apertura dei pannelli solari.



Ce la farà stavolta il Falcon 9 ad atterrare intero? Potrete seguire il lancio e l'esperimento in diretta streaming presso NASA TV e Spacex.com/webcast e nel mio livetweet su @AttivissimoLIVE.


Aggiornamento


Il Falcon 9 si è disintegrato 2 minuti e 19 secondi dopo il decollo, quando era a 45 km di quota. Le cause sono al momento ignote. Dettagli a breve.

Qui sotto il video della disintegrazione.

[video] #SpaceX CRS-7 rocket exploding after lift off on its way to ISS pic.twitter.com/xG16jazcvU
— Roeland Roovers (@r0eland) 28 Giugno 2015

Un'altra angolazione (da 2:00 in avanti):


Poco dopo Elon Musk ha tweetato che “Il Falcon 9 ha avuto un problema poco prima dello spegnimento del primo stadio. Forniremo maggiori informazioni non appena avremo esaminato i dati”. Brutto modo di festeggiare un compleanno.

Con questo sono ben tre i veicoli di rifornimento per la Stazione che sono andati persi negli ultimi otto mesi (Cygnus, Progress e adesso Dragon). A bordo della Stazione ci sono comunque provviste e risorse fino a settembre, e sono già in scaletta altri lanci (Progress a luglio, HTV-5 ad agosto).
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